De Sanctis non trema: ecco perché

28/10/2013 09:11

MECCANISMO - Tra i numeri strabilianti della Roma Capoccia spicca forse più degli altri quella differenza reti incredibile: +22, frutto soprattutto di quell’unico gol subito da in Parma-Roma del 16 settembre scorso. Quasi un’onta a giudicare da quanto è successo dopo. Morgan quella sera fece una faccia terrificante. I suoi compagni rimediarono rifilando tre gol in rapida successione ai parmigiani. Risultato, la Roma da allora non ha più preso gol: 6 partite, zero reti subite. Il segreto? A parte un paio di clamorosi pali, quello di Guarin a Milano con l’Inter e quello di ieri firmato Muriel, la difesa giallorossa ha sofferto davvero poco in relazione al confronto degli avversari. Il segreto sta a esempio nell’inipotizzabile armonia di una coppia centrale (-) che sulla carta sembrava male assortita e che invece nei fatti è di gran lunga la migliore del campionato. ha fatto passi da gigante. Sicuro di sé, pulito negli interventi, incute timore a chiunque con la sua stazza e fa tutto con una calma olimpica che stupisce. Al suo fianco l’incostante dello scorso anno ha lasciato il posto a un difensore molto più sicuro di sé, miglioratosi sensibilmente a sua volta. Sulla fascia destra non sarà una roccia in fase difensiva, ma non è certo... Piris. Balzaretti pur con i suoi limiti tecnici sa trasformarsi bene e volentieri in un difensore aggiunto e conosce l’arte della diagonale. Ma il vero segreto consiste nel movimento e nei compiti di . Molte squadre infatti, provano a stanare la Roma sulle fasce, costringendo a turno uno dei due centrali ad allargarsi. Ma anche in questo caso la Roma non fa mai il buco davanti a perchè in un amen arretra e diventa automaticamente il secondo centrale difensivo. E lo fa con cognizione di causa. (...)
 
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