16/10/2013 12:06
GASPORT (T. BOTTAZZO) - Si è fatto due conti e ha deciso: allOlimpico ci sarà. Carlo Verdone questa settimana avvia i primi ciak del suo nuovo film «Sotto una buona stella». Ma la sua Roma non se la perde. «Si gioca venerdì? Non credo gireremo la notte. Sì, penso proprio che allo stadio ci sarò. In tribuna donore anchio come De Laurentiis». È eccitatissimo, Carlo Verdone, per Roma-Napoli. Giustamente, visto che la sua Roma è capolista. Non osa infierire sullamico-produttore (del suo film)presidente del Napoli, ma affrontare questo big match dopo un avvio di campionato così folgorante, lo scherma dalle proverbiali paure. «Mi sembra un anno speciale. Sono fiducioso. Da tifoso intelligente dico: noi puntiamo alle Coppe. Una bella Champions. Se poi verrà qualcosa in più, meglio».
Ad inizio di campionato invitava alla prudenza, ora invece «Lallenatore si è confermata una bella sorpresa, come il ritorno di De Rossi, Totti che non invecchia mai, poi abbiamo Florenzi che è bravo, questo Gervinho che è stato mandato via dallArsenal come inutile, ma mi sembra uno dei pochi che salta veramente luomo, Strootman, un ottimo portiere. Siamo lunica squadra che ha gli uomini giusti al posto giusto».
Roma è una città passionale. Giusto che se lo goda tutto questo momento. «Ma con moderazione. Quante volte siamo partiti benissimo ed è finita male, altre abbiamo iniziato male e invece.. Questa però è una squadra che ha maturità, poi cè una bel clima nello spogliatoio, come mi dice qualche giocatore».
Totti, il «magnifico vecchietto» è tra i suoi confidenti? «Beh, sì, è un mio amico. Ma che vecchietto, Totti è un giovanotto: corre tanto. Complimenti: vuol dire che ha disciplina e grande rigore».
La rivalità con De Laurentiis? «Siamo grandi amici. Anche se ogni tanto lui fa arrabbiare me e io faccio arrabbiare lui. Che devo di: speriamo bene per noi, io sono romanista. Anche se i napoletani mi sono molto simpatici. E poi se perde, chi lo regge De Laurentiis il lunedì mattina. Trattare con lui che ha perso una partita è una cosa che davvero non auguro a nessuno».