Garcia gioca al fantattacco

26/10/2013 10:30

IPOTESI E MODULI - E qui prende il via il fantattacco. , sincero o bugiardo che sia stato, ha tirato in ballo tre uomini, anzi quattro per la sostituzione del capitano. O meglio, per ricostruire il reparto offensivo della Roma: Borriello, «un giocatore d’area, uno che può farci comodo sui cross come si è visto contro il », Marquinho, «lui può essere un giocatore decisivo» e . Sì, anche , «più “alto” rispetto al solito». Ma come, monsieur Rudi, ha intenzione di sfasciare un centrocampo d’oro? «Non si possono giocare trentotto partite con gli stessi uomini... Abbiamo calciatori forti, come Marquinho che può giocare in attacco e a centrocampo, Bradley che è al cento per cento, Taddei che ha fatto bene. Quando in attacco ci mancano giocatori, se c'è un centrocampista che può giocare in avanti con efficacia può essere una possibilità». Ricapitolando tutto può accadere, a dar retta alle parole di . «Saremo una squadra diversa, ma saremo lo stesso forti. E andremo a Udine per vincere». Proviamo a ragionare: avanzare potrebbe voler dire anche cambiare modulo, cioè passare dal al ? In questo caso, troveremmo due mediani ( e ) e tre trequartisti alle spalle della punta centrale: da destra, , e Marquinho () con Borriello lì davanti. Ma avanzare potrebbe significare anche non cambiare sistema di gioco, cioè continuare con il : Bradley, e in mezzo al campo; a destra, finto nueve e a sinistra uno tra e Marquinho. Borriello in panca, in questo caso.

LA FILOSOFIA DEI GIOVANI - «La natura odia il vuoto», spiega il colto Rudi, «quando manca qualcuno c’è posto per un altro». Ecco perché il francese, prendendo spunto dall’assenza sicura di e di quella ballerina di Gervinho, chiama in causa i più giovani. «Se Gervinho non ce la farà, la panchina sarà un pò più giovane. Sia Federico Ricci che Gianluca Caprari hanno le qualità per aiutare la squadra e forse per essere decisivi. Per un giovane è sempre il momento buono per entrare, a volte ci sono elementi casuali che fanno bruciare le tappe a un giovane. Mi fido di loro due». Tappa complicata, quella di domani: ne è consapevole. «Sarà una partita molto difficile, sappiamo che giocare a Udine è sempre duro. Non dimentico che loro non perdono da più di un anno in casa, 22 partite. Però ho varie soluzioni per mettere in campo la migliore squadra, che andrà a Udine per vincere stavolta anche per . Non pensiamo a fare un record (nove vittorie di fila, ndr), non è importante: ciò che conta è essere concentrati sul nostro gioco e sulla forza dell'Udinese. Così, come accade dall'inizio della stagione, speriamo di fare la migliore partita possibile e tornare a Roma con punti. E non faccio nessuna tabella: prima c’è l’Udinese, poi penseremo il Chievo. Ho visto in settimana che nulla è cambiato sul piano dell’entusiasmo in allenamento e della voglia di lavorare, anche senza e Gervinho. Spero che non sia cambiata neppure la voglia di vincere».