Gervinho, quanta fretta!

25/10/2013 09:43

CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Sono lì a Trigoria che si passano piastre magnetiche sui muscoli, che smuovono le vecchie o le giovani ossa, che si torcono in varie direzioni. e Gervinho. (...)Non hanno alcuna intenzione di perdersi troppi giorni di questo periodo splendente della Roma. ha dalla sua la pazienza degli anziani. Anziani nel senso di gente che ha passato molti anni a lavorare nello stesso settore. Salterà tre belle partite, quelle in programma nell’arco di otto giorni a cominciare da domenica, e nel frattempo scoprirà quanto deve ancora pazientare. Nei primi giorni della prossima settimana, presumibilmente martedì, si sottoporrà a un nuovo esame, per capire quanto profondo sia l’interessamento del tendine della coscia destra. La speranza che si tratti solo di un’infiammazione e che quindi tutto si risolva nel giro di un mese scarso c’è. Con l’aiuto che in questi casi concede la sosta internazionale, fissata a metà novembre. 

ESAGERATI - Gervinho ha dalla sua la vivacità dei giovani. A 26 anni un calciatore sta scalando il picco dell’efficienza atletica. (...)Gervinho si è messo in testa di giocare subito, domenica a Udine. Non ce le farà, se non passa qualcuno fuori del comune a ordinargli di alzarsi e di camminare. Ma lui ci prova lo stesso. Probabilmente sarà pronto per l’incontro di giovedì con il Chievo. Il che non significa necessariamente giocare. Questo dipenderà dallo stato di salute quanto dal recupero della condizione atletica dispersa nelle giornate passate a sdraiarsi sui lettini del fisioterapista. E pure dalla voglia che avrà di calare una delle carte migliori di cui dispone a rischio di vedersela togliere dal tavolo. Peggio di un infortunio muscolare c’è solo la ricaduta di un infortunio muscolare. 

DIVERSA - Ma Gervinho si sente prode e forte e ansioso di organizzare altre divertenti corse dietro il pallone con i suoi amici difensori. Organizza lui, spesso in collaborazione con . Naturalmente non può aspettare che il capitano riprenda posto. Una volta recuperato, saranno altri a lanciargli davanti il pallone che fa da lepre. 

e per esempio ne sono capaci. Se ne parlerà prima della partita con il Chievo o meglio ancora prima del viaggio a Torino. Intanto va cesellando la formazione per la trasferta di Udine. (...)E’ una squadra indubbiamente diversa da quella che ha scosso l’Italia. Però continua ad allenarsi cantando ed è un ottimo segno.