Il derby del mondo

16/10/2013 10:18

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) -  Lo straniero passa, eccome se passa. , , , , Dodò (o ); , , ; , , Gervinho; Reina, Maggio (o Mesto), Britos, Albiol, Armero (o Zuniga); Behrami, Inler; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain. Questi i possibili titolari della supersfida di venerdì sera. Tanti stranieri, pochissimi italiani in campo. Facile da contarli: , , , , Maggio (o Mesto) e Insigne. Sei su ventidue, non considerando poi, i panchinari, pure qui molti stranieri, da Bradley a Dzemaili, da e Burdisso a Mertens. E non considerando nemmeno gli allenatori, da una parte, Benitez dall’altra, stranieri anche loro. Andiamo avanti: la Roma è americana, il è De Laurentiis, con tutta la sua multinazionalità cinematografica. una volta era il derby del sud, ora è il derby del mondo. Diciotto stranieri nella rosa del , diciassette in quella della Roma.

GIALLOROSSI VERDE E ORO Se la Roma è di stampo brasiliano, il non si fa mancare davvero nulla, pescando in tutto il mondo. può contare su sei brasiliani (, , Dodò, Taddei, Julio Sergio, Marquinho), un rumeno (), un polacco (Skorupski), un marocchino (), un argentino (Burdisso), un croato (Jedvaj), un greco (), un americano (Bradley), un olandese (), un bosniaco (), un ivoriano (Gervinho), un serbo (). Nel spiccano i due blocchi da tre. Gli svizzeri (Behrami, Inler e Dzemaili) che costituiscono l’ossatura del centrocampo dove il titolare inamovibile è l’ex laziale, e i colombiani Zuniga (che per venerdì è ancora in forte dubbio), Armero e Zapata. Se vogliamo, Benitez si affida maggiormente ai suoi fidi spagnoli, che sono tre: uno è il Reina, che ha preso il posto dell’ora romanista , l’altro è Callejon, che spesso va a giocarsi il posto con Insigne e/o Pandev e in difesa Albiol, che non sta benissimo ma a lui difficilmente Rafa rinuncia. I brasiliani ci sono, due, ma vengono mai presi in considerazione, e parliamo di Rafael, il secondo di Reina, e di Uvini. Completano la rosa, due argentini, e uno è di quelli che fa il botto, Higuain, l’altro è Fernandez, poi ci sono un uruguaiano (Britos), un croato Radoševic, un belga (Mertens), un macedone (Pandev). Unico e solo lo slovacco Hamsik, che però fa per tre.

ITALIANI DELLA CAPITALE La forza della Roma, al di là degli stranieri, come abbiamo visto determinanti via via sono stati i vari , , Gervinho, , , etc etc, è nei talenti italiani, romani nella fattispecie. , e , quest’ultimo addirittura è, con quattro reti, il capocannoniere della Roma. lavora davanti alla difesa e anche grazie a lui la squadra ha subito un solo gol in questo scorcio di campionato e infine , nominato per gli awards alla carriera nel prossimo Globe Soccer di Dubai, un premio che in passato è stato consegnato a Del Piero e Abidal. L’altro italiano in campo (uno non ci sarà, Balzaretti, è squalificato) è , un passato recente al , con Mazzarri allenatore si è tolto le maggiori soddisfazioni finendo anche nel giro della Nazionale. Nel un solo napoletano, Insigne. Ma a proposito di azzurri, Prandelli sarà interessatissimo alla sfida di domani sera, visto che gli italiani che probabilmente saranno in campo possono sognare il Mondiale. L’unico discorso a parte è , ma per lui c’è da spettare in chiave Brasile.

UN RECORD MANCATO Lo straniero in Italia ormai è un’abitudine: in genere costa meno. L’Inter è la squadra che ne ha di più, venticinque, con la che insegue a ventiquattro. Lazio e Udinese, notoriamente, preferiscono andare a investire sugli stranieri e sono avanti a Roma e , e come loro il Catania che da sempre pesca soprattutto nel mercato sudamericano. La , una delle pretendenti al titolo, ha scelto l’Italia. In bianconero solo dieci stranieri. Solo. E pensare che al e alla Roma un po’ di anni da ne bastava uno buono: Falcao e Maradona. Altri tempi.