28/10/2013 10:18
Provi a farneticare, pensi al dolce, dolce Ludovico Van, al capoccione da teletubbies di Bradley, al suo "I have a dream" così simile allo slang de noantri di Nando Mericoni. Amenità e cazzate del genere, frasi senza senso purché smodate, scomposte, sincopate. Vai con la musica perché la matematica non basta, ma questa Roma non ci sta (nel senso che ci scoppia dentro) nemmeno nella danza di Morgan De Sanctis, in quella sua specie di haka ballata sotto la vetrata, quellurlo tarantolato col salto carpiato nel vuoto che è un inno alla gioia veramente.
E tutto troppo e troppo poco per restituirlo. Forse cè unimmagine che dà di più, quando Daniele De Rossi si piega sulle ginocchia al fischio di Bergonzi, quasi a crollare, a rilasciare tutta lacqua del mare (che dicono abbia confini) che a qualcuno ha ricordato il gesto di Bruno Conti al gol di Altobelli al Mundial spagnolo: ma vuoi mettere un semplice mondiale con una vittoria della Roma in una partita di campionato? Non cè modo per spiegare. E forse un rumore sordo, un tonfo dentro, come quello sentito nel momento in cui Bradley (poi entro) tocca il pallone.
Quellattimo di fantastica irripetibile scompostezza in cui hai pensato, prevaricato, abbracciato, immaginato, quello che hai sentito finalmente tuo, raggiunto, sognato, almeno in quel momento. Questa vittoria è quellattimo che vale più di qualsiasi finto record fatto dalla Juve in passato: ineguagliabile in partite così, in giornate così, fatte apposta per... sentirsi della Roma. Giornate in cui bisogna ricordare per forza Luigi Magni e Lou Reed (morti loro non le loro opere): uno ha girato "Nellanno del Signore" e "State boni se potete", laltro ha cantato "A perfect day", qualcosa che centra con oggi, con questa Roma. Almeno con quellattimo.
Questa Roma qua, questo giorno qua che però è soprattutto un modo per ricordare quel tifoso, Fabio, che se ne è andato via proprio prima della partita, che su Facebook aveva scritto postando la coreografia del Ti Amo, "tanti auguri unico grande amore della mia vita". Fa, un amore così grande da qualche parte continua, non finisce mica. Non è mica vero che cha i confini.