19/10/2013 11:37
Paradossalmente, il Napoli paga carissimo linfortunio di Britos mentre la Roma, pur sbandando qualche minuto dopo luscita di Totti, capitano e stella polare della manovra (e qui pesa lerrore di Pandev, che è pure una prodezza di De Sanctis con uno svolazzo di De Rossi ben prima della linea bianca), passa con una bellissima punizione di Pjanic (Reina un po sorpreso) ed è ancora Pjanic a firmare il 2-0 su rigore. Nei due episodi che hanno portato al gol cè di mezzo Cannavaro, entrato al posto di Britos. E per questo gli addosseranno anche colpe non sue. In verità (senza Zuniga e con Higuain in panchina) il Napoli sta peggio della Roma, che ha fuori soltanto Balzaretti. Maggio è al rientro, Mesto deve traslocare sulla sinistra. La compattezza difensiva ne risente. Aggiungiamo una vena non brillantissima dei goleador, solo Insigne prova qualche giocata brillante. E chiudiamo con i tre pali (non pieni) su cui sono finiti i tiri di Insigne, Inler e Hamsik. Tutto questo dice che non era serata.
La Roma ha giocato meno brillantemente di altre volte, ma ha dato una grande dimostrazione di solidità. È una squadra in cui tutti, a partire da De Rossi, sanno soffrire e passare sopra a piccoli malanni e doloretti assortiti. È il caso di Pjanic , dopo una settimana fondamentale per la sua Bosnia che andrà in Brasile. È il caso di Strootman, di Castan, di Florenzi. Ora per la Roma si apre un mesetto di gare non impossibili, anche se è vero che Benitez potrebbe dire a Garcia che un Sassuolo prima o poi si incontra. E sarà anche vero che gli esami non finiscono mai, ma fin qui la Roma tutti gli esami li ha superati. E, a quanto pare, ci sta prendendo gusto.