07/10/2013 09:40
Non era nato per essere una bocca da fuoco, nulla di così volgare e ovvio. Francesco Totti è diventato attaccante prolifico per naturale evoluzione, esplorando ogni angolo del campo di gioco, lanciando in rete innumerevoli compagni di cui si è persa memoria e conteggio con passaggi di sconcertante precisione scoccati preferibilmente senza guardare il bersaglio. E ha cominciato a chiedersi che cosa si provasse a segnare in prima persona. Adesso mettendo insieme tutti i gol segnati nella sua carriera dal 1992 a oggi, compresi quelli nelle Nazionali giovanili, è arrivato a 300. Numero interessante ma calcolo un po cerebrale. Le due reti infilate sabato sera contro lInter a San Siro innescano considerazioni statistiche secondo noi di maggior valore. La più banale riguarda le 230 realizzazioni in campionato, che portano Totti lievemente più vicino al record che ancora sogna di raggiungere, i 274 gol di Piola nei campionati a girone unico. Lui stesso ammette: «Devo pormi altri obiettivi, quel traguardo ormai mi sembra fuori portata». (...)
Lago della bilancia è immobile da molto tempo, quanto le lancette dellorologio. Francesco Totti ha inevitabilmente perso qualche chilometro allora nello scatto breve - daltronde non è mai stato un velocista - ma la sua evoluzione fisica ha seguito un ritmo regolare e naturalissimo, sempre passeggiando intorno agli 82 chili, un paio di meno agli inizi. Naturalmente più passano gli anni e più diventa difficile conservare quel livello. Per stare sul sicuro, Totti prima del ritiro dellestate scorsa ha trascorso insieme con la moglie Ilary Blasi, soubrette e conduttrice, un periodo di cure presso il centro Henry Chenot, a Merano: dieta, bevande a base di acqua e limone, bagni di fieno, massaggi. Va bene, daccordo. Chi lavora con il corpo oltre che con la testa deve rassegnarsi a esperienze di questo genere. Ma per Totti il sacrificio corporale non è questione di una volta ogni tanto. Per cominciare non ha mai fumato e non ha mai bevuto alcolici a parte brindisi tipo quello con Pallotta in occasione della firma del contratto. (...)