15/10/2013 13:03
REPUBBLICA.IT (E. CURRO') - Niente più tweet in Nazionale per gli azzurri, almeno al Mondiale e forse già dal prossimo ritiro di novembre per le amichevoli con Germania e Nigeria. E' l'esito, annunciato da Prandelli alla Rai, delle polemiche per i tweet di Balotelli e in particolare per il discusso e incauto messaggio sulla giornata anticamorra della squadra sul campo di Quarto.."Stiamo studiando l'abolizione dell'uso dei social network da parte dei giocatori. Vedremo se applicarla da subito, ma di sicuro la restrizione ci sarà nel ritiro del Mondiale".
L'annuncio della svolta disciplinare decisa dal commissario tecnico e dalla Figc è arrivato nel corso dell'intervista esclusiva a Bruno Gentili per Raisport, a poche ore dall'ultima partita del girone di qualificazione a Brasile 2014, al San Paolo contro l'Armenia. Il ct ha dunque confermato la preoccupazione per l'uso smodato di twitter da parte di Balotelli, che tanti guai gli ha causato durante questo ritiro azzurro. Non è invece ancora stabilito se le altre polemiche, nate per l'applicazione del codice etico dopo la criticata convocazione dello stesso Balotelli, avranno qualche strascico, ma sembra ormai deciso che anche il regolamento interno della squadra subirà una stretta. "Stiamo studiando un nuovo regolamento interno, con regole più ferree". Tuttavia la nuova battaglia contro gli indisciplinati, che verrà messa a punto dal ct col presidente del Club Italia Albertini, non sposta la grande considerazione tecnica verso Balotelli, cherimane una risorsa fondamentale per il Mondiale. "Mario non cambierà mai, dobbiamo mettercelo in testa. Però questa sua diversità ci potrà regalare anche momenti sorprendenti in senso calcistico".
Il presidente federale Abete ha del resto confermato l'ottimismo del commissario tecnico sulla partecipazione del centravanti del Milan al Mondiale, quando gli è stato chiesto se metterebbe la mano sul fuoco su una presenza felice di Balotelli in Brasile. "Sul piano calcistico sì", ha risposto Abete, che ha invece glissato su Cassano e sulla sua contestazione alle mancate convocazioni dopo l'Europeo 2012. Infine Prandelli ha implicitamente spiegato di ritenere Garcia e Benitez, gli allenatori stranieri di Roma e Napoli, due alleati preziosi nella preparazione verso il Mondiale. "Hanno cambiato il ritmo delle loro squadre, che sono molto intense. Considero Roma e Napoli le squadre più europee del campionato".