Organizzazione e cultura del lavoro: ecco come nasce l'impero di Garcia

20/10/2013 12:05

Durerà perché l’orologio del calcio ha un tempo tutto suo e perché la storia del pallone insegna che quando si realizzano alchimie magiche, progettate o magari in parte casuali, possono nascere stagioni indimenticabili, a dispetto delle attese. Pare il caso della Roma. Il Colosseo c’era prima, con Zeman: una difesa bucata da tutti. Ora il solo gol subito in otto partite spicca come un obelisco a ricordare un’impermeabilità da record, che non è merito di un solo reparto, ma della perfetta organizzazione di . che arretra e giganteggia tra i due centrali difensivi è una soluzione che anche a Prandelli tornerà molto utile. La disponibilità al sacrificio in copertura di mediani e attaccanti dimostra la buona stoffa dell’anima della squadra e garantisce durata sui tempi lunghi del campionato.

ha rinvigorito a Trigoria una cultura del lavoro che le settimane senza coppe faranno fruttare al massimo. Qui e pagano dazio.  è il , ma a scalare ce ne sono altri, come matrioske: , , , … E’ una formazione di leader, a differenza delNapoli, e nei momenti di difficoltà, che certamente verranno, questo potrà aiutare.

Aver messo al tappeto il dopo l’uscita di è una dimostrazione di forza in più (caratteriale e tattica), una parziale smentita a chi aveva letto nella straordinaria notte del capitano a San Siro un’esagerata dipendenza dall’estro di . La Roma è tanta anche senza. Borriello, che si è guadagnato il rigore del 20, fa altre cose, ma allarga il numero delle opzioni. , oltre a punizioni e rigori, può supplire il capitano nei passaggi geniali in verticale.

Quindi l’impero di è già predisposto necessariamente al trionfo? Un momento. Qualche riserva c’è e attende verifica. La rosa è attrezzata, ma non per dare un cambio all’altezza a e , migliori centrali del torneo. Ombre anche sui terzini: un tempo salpava quando voleva, ora quando può ed è legittimo dubitare sulla sua tenuta. Balzaretti sarà sempre quello del derby o tornerà quello della stagione scorsa? Dodò ha ribadito col voragini difensive.

Bisognerà verificare anche la reazione di squadra e piazza alle prime sconfitte e ai primi dispetti della sorte che per ora manda sui pali i tiri di Guarin, Insigne e Hamsik e paralizza Pandev davanti a . Vedremo. Il trionfo è lontano, ma il sospetto che l’impero di sia solido e destinato alla prosperità è già molto forte.