Pjanic felice ma stanco. Strootman e Florenzi sono pronti

17/10/2013 10:46

GASPORT (A. PUGLIESE, C. ZUCCHELLI) - Prima le lacrime a fine partita, nel freddo di Kaunas, poi quella dichiarazione d’amore dal profondo del cuore. «È la notte più bella della mia carriera, amo la Bosnia». La felicità e la gioia di è un po’ la stessa di una Roma in formato Mondiale. Quella che da ieri è tornata a lavorare a pieno regime a Trigoria, in vista della supersfida di domani con il . Una Roma emotivamente lanciatissima, sulla scia delle qualificazioni a Brasile 2014, che però qualche apprensione l’hanno lasciata. e ieri hanno fatto i controlli (tutto ok), viene dai 61 minuti giocati martedì a e Gervinho ha fatto differenziato. Sono le quattro icone della Roma mondiale di questi giorni, dovranno essere anche tra i protagonisti di domani sera.

MOTORINO PERPETUO - ieri si è allenato regolarmente con il gruppo giallorosso, le sue fibre muscolari garantiscono un recupero più rapido dalle fatiche agonistiche rispetto agli altri, l’acido lattico è come se non “attaccasse” i suoi muscoli. Del resto, quando la testa sta bene, anche il fisico ne beneficia facilmente. Ed è proprio questo lo stato d’animo attuale di Alessandro, che in questi primi 4mesi di stagione si sta guadagnando una copertina dopo l’altra, ribaltando anche i pronostici di inizio stagione, che lo vedevano dover partire dalle retrovie per guadagnarsi minuti e spazio.

FESTA & LACRIME - , invece, è arrivato stanco a Trigoria, ma così felice da non sentire la fatica. E lo ha garantito aGarcia, dopo essere stato accolto dall’abbraccio di compagni e dirigenti, che sapevano quanto fosse importante per lui andare il Brasile. Martedì notte ha dormito poco: a Sarajevo, lui, e gli altri hanno attraversato in pullman la à tra fuochi d’artificio e folla in delirio, poi festeggiato in un ristorante. Senza scaramanzie, la federazione aveva prenotato per circa 150 persone: cena leggera, brindisi, musica, risate e qualche altra lacrima. Hanno dormito poco, ma era un’occasione così speciale per da non fargli sentire gli acciacchi: a Trigoria ieri lui e sono stati visitati dallo staffmedico. Non c’è stato bisogno di esami strumentali perché il ginocchio del bosniaco e la caviglia dell’olandese stanno bene. La mia Africa L’altro uomo in odore di Mondiale è Gervinho, anche se lui dovrà aspettare il 16 novembre ed il ritorno di SenegalCosta d’Avorio prima di poter festeggiare. Sull’andata, però, «Gervi» ci hamesso la firma personale, con un gol e l’azione che ha portato al rigore. Da lunedì pensa al , anche se ieri è stato costretto a fare lavoro differenziato. Per lui, ora, c’è un’altra sfida: vincere il ballottaggio con , uno che ilMondiale—invece— lo vedrà solo in tv.