Pjanic: «Non molleremo»

19/10/2013 11:15



«Sono orgoglioso di aver portato il mio Paese al Mondiale – le sue parole a Roma Channel -. E sono ancora più contento perché ho segnato la mia prima doppietta in una partita così, perché la volevamo vincere e ci siamo riusciti. Questo per me è un momento bellissimo». E pensare che fino a poche settimane fa di lui si parlava più come della prossima cessione illustre che per quello che faceva nel centrocampo migliore d’Italia, più per le «beghe contrattuali» (parola di ) che per il pallonetto al Verona – tanta bellezza anche lì. Quando è uscito , non poteva essere Borriello a fare lo stesso gioco del , così è stato a cercare di dare fastidio fra le linee, un po’ suggerendo e un po’ inserendosi, tanto che alla fine Inler e Behrami hanno rinunciato a prenderlo. Un gioiello su punizione, un rigore calciato alla perfezione (e per gentile concessione di ), la sua firma sulla partita che consegna al campionato una Roma a tratti imbarazzante per la facilità con cui sembra giocare e al tempo stesso fortissima per l’energia che trasmette. «Mettiamo obiettivi alti, e speriamo di fare una grande stagione – concede -, ma serate come questa sono merito di tutta la squadra. Si vede da come è entrato Borriello che stiamo bene: è difficile per gli altri fare gol se ci difendiamo in undici. Tutta la squadra è importante, tutti e venticinque e si vede da inizio stagione: tutti quelli che entrano fanno bene, è quello che fa la differenza». Niente lacrime stavolta. In fondo non è ancora successo niente. Al massimo due passi nel delirio.