Prandelli lo allerta: "Se sta così a maggio Francesco in Brasile"

08/10/2013 11:01

Test e scelte Quella del c.t. non è un’illuminazione improvvisa, una folgorazione sulla via della seconda (o terza, quarta…) giovinezza di : «Quando lo dicevo io che lo seguivo…». E’ vero, Prandelli lo aveva già fatto capire, e anche detto. Però conta anche come si dicono, certe cose. E anche quando e quante se ne dicono. Ieri quella frase non è stata l’unica di Prandelli sull’argomento e con tutti i distinguo alla fine si è tornati sempre lì: «Sulla base dell’esperienza della Confederations Cup, ho spiegato più di una volta che il criterio prioritario nella scelta dei convocati sarà lo stato di forma, dunque le garanzie atletiche che mi daranno i giocatori: in Brasile porterò solo gente che sta non bene, ma benissimo. Un mese prima del Mondiale faremo dei test, valuteremo le condizioni di tutti e senza dimenticare chi è stato determinante per qualificarci deciderò». E’ questo il punto, e ieri il c.t. ha messo sulle i tutti i puntini possibili: se anche a maggio potrà assicurare, avrà assicurato sul campo, le stesse splendide condizioni di oggi, Prandelli se ne fregherà dei quasi 38 anni e lo metterà sull’aereo per il Brasile. E ci salirà molto volentieri, perché l’idea a questo punto comincia a piacergli.

In coppia con Mario  Prandelli non avrà dubbi perché «un così è fantastico: fa parlare, ma soprattutto fa riflettere». Perché, assicura il c.t., anche i giocatori non avrebbero remore: «Ribadisco: chi ci ha portato in Brasile è da tenere in considerazione, ma in questo momento, ad esempio, diversi di loro hanno qualche problema. E comunque il gruppo accetta volentieri chiunque può fare la differenza e migliora la qualità de gioco». Il c.t. non avrà dubbi, perché sarebbe l’ultimo dei problemi come far giocare , e con chi: «Non ho mai pensato che coppia potrebbe fare con Balotelli, ma sicuramente ha un modo di stare in campo che gli permette di far bene sia da centrocampista che da centravanti – una grande invenzione di Spalletti – ruolo che interpreta in modo unico. Uno come lo puoi accoppiare a chiunque, sono gli altri a doversi accoppiare a lui».

Niente di nuovo E se da qui a maggio anche Cassano dovesse giocare sempre come domenica contro il Sassuolo? «Non è questione di potersi permettere solo uno o anche due giocatori come e Cassano, ma di fare valutazioni complessive. Cassano ha mostrato anche motivazioni particolari, giocando una delle sue migliori partite degli ultimi anni». Prandelli non sembra preoccupato di doversi porre questo problema, ma semmai quello di un ricambio generazionale che non è all’altezza delle sue aspettative. Tanto da «costringerlo» a coltivare l’idea di convocazioni come quella di , in controtendenza rispetto alle scelte fatte finora: «Ho sempre detto che aspetto i giovani a braccia aperte e continuo ad aspettarli. Però, sarò sincero, finora non ho visto qualcosa di nuovo». Se non questo nuovo . E per lui terrà aperte le braccia, e pure la porta.