06/10/2013 11:27
Qualità Roma Sotto le giocate abbaglianti del capitano e di un incontenibile Gervinho, cè una sostanza di squadra che vale anche di più. Le 20 reti segnate sono meno preziose della sola subita in 7 match. De Sanctis non prende gol da 411. Ottimi BenatiaCastan, migliori centrali del campionato, ma perfetti i meccanismi di copertura. Sono le difese che vincono gli scudetti. Zeman è un incubo lontano. Perfetti i meccanismi di gestione e ripartenza. Il segreto sta in una parola: qualità. Riguardatevi il palleggio di Totti allalba del terzo gol e contate i secondi che passano prima che la palla arrivi in rete, spinta da Strootman e imbucata da Florenzi. Uno spettacolo di tecnica e velocità, forse la migliore giocata del campionato. Giovani e senatori, italiani e stranieri, difesa e attacco: Garcia ha trovato lequilibrio e la chimica delle stagioni magiche. Era dalla Juve 7677 che una squadra non metteva in fila 7 vittorie allinizio. Segnali potenti.
Limiti Inter LInter ha di che lamentarsi: primo gol regalato da uno svarione di Ranocchia che, senza Campagnaro accanto, è tornato come un anno fa; rigore che non cera; palo sfortunato di Guarin sull10 Ma sono episodi che annegano nel mare di qualità che separano le due squadre. Il rigore, per dire, è stato innescato da una sgommata isterica e senza senso di Juan Jesus che ha perso palla. A parte Alvarez, nessuno ha mostrato lucidità in costruzione. Il buon lavoro di Mazzarri, che ora ha un punto in meno di Stramaccioni, non viene ridimensionato. LInter ha comunque confermato carattere e organizzazione. Ma a certi livelli non basta resistere, combattere e ripartite. Meglio scoprirlo subito per non farsi male con le illusioni. Mazzarri dovrà aumentare il tasso di classe in mediana e lo spirito offensivo del gioco.
Super Gervinho Pronti, via e la partita sembra la sala dattesa che ci aspettavamo da due squadre abituate a deflagrare dopo lintervallo. Mancano solo le riviste sul tavolino. Il realtà è lattesa nervosa di due pistoleri con le mani sulle pistole. Guardate al 4: Totti si libera con una magia a ridosso della sua area e un attimo dopo Gervinho è dallaltra parte del campo. La prima pugnalata è andata a vuoto. Ma è questo che deve temere lInter: un serpente che si raccogliere nella cesta per mordere al collo appena può. Lo fa tenendo sempre gli esterni bassi e le linee compatte, cercando di colpire senza sbilanciarsi troppo. Ma il serpente è subdolo. La Romagressiva del solito, perfino troppo bassa. LInter prende campo e coraggio. Una trappola. Il serpente non chiede altro. Minuto 18: in inferiorità tecnica e senza Campagnaro, non puoi permetterti regali. Invece Ranocchia svirgola di brutto un appoggio che Balzaretti addomestica per Gervinho. Lesterno al volo di Totti è una piccola Treccani nellangolino.
Guarin al palo Qui lInter fa ricorso alla cosa migliore che ha: lanima. Reagisce rabbiosa e in due minuti scaglia due pallegol: palo che trema ancora di Guarin (25), testa di Alvarez (26) fermata sulla riga. Ma si sente un sibilo sinistro nella cesta Altra velenosa ripartenza. Limprendibile Gervinho salta Cambiasso sul fondo e strappa un rigore inesistente a Pereira: fallo fuori aera. Sentenza di Totti dal dischetto al 40: 20. La terza pugnalata arriva quattro minuti dopo, con il contropiede Totti, Strootman, Florenzi: bello e veloce come un sonetto di Petrarca. Lo strappo da quattrocentista dellolandese Cambiasso poteva permetterselo anni fa.
Che difesa Nella ripresa Mazzarri butta sul tavolo tutta la sua qualità offensiva: Icardi, Kovacic, Milito. La Roma ne approfitta per fare il tagliando alla sua solidità difensiva, anche con un uomo in meno (espulso Balzaretti al 34), e va più vicina al quarto gol (Handanovic provvidenziale sul solito Gervinho al 28) di quanto lInter avvicini il primo. Un partita istruttiva per tutti, in fondo. Ora la Roma sa di più delle sue potenzialità, lInter sa di più dei suoi limiti. Il campionato sa che i soldati del sergente Garcia fanno paura. Zac, zac, zac: tre squarci sulla camicia di MazZorro.