Roma e Napoli. Nei segreti del turn over

13/10/2013 11:27

CORSPORT (E. INTORCIA) - (...) La rivoluzione estiva di e Benitez parte da premesse differenti. Da una parte, a Trigoria, c’era da ricostruire la squadra soprattutto sul piano psicologico, restituendole motivazioni e consapevolezza dei propri mezzi; dall’altra, a Castelvolturno, c’era da chiudere un ciclo e aprirne subito un altro, con radicali trasformazioni anche nell’impianto di gioco. Tutto questo mentre, a Roma come a , il mercato ridisegnava profondamente le due rose, con addii eccellenti che hanno finanziato le nuove operazioni.

GESTIONE DELLA ROSA - La Roma ha solo il campionato, il ha anche l’impegno in : allo scontro diretto di venerdì all’Olimpico la squadra azzurra arriverà avendo nelle gambe due sfide in più (Borussia Dortmund e ). Nel gioco delle coppie, è coperto in tutti i ruoli. Benitez ha però una rosa più profonda, funzionale alle ambizioni in campionato e al primo obiettivo del passaggio del turno in I primi due mesi di campionato raccontano di un approccio diverso al turn over: minimalista quello del francese, più radicale quello dello spagnolo. ha mandato in campo finora 18 giocatori ed è quello che ne ha utilizzati di meno in tutto il campionato. (...)Benitez ha impiegato 21 uomini in questa prima parte di stagione. Questa differenza si riflette anche nella gestione dei titolari. Con 16 calciatori su 18 (fuori Dodò e Taddei) hanno avuto almeno una chance di partire dall’inizio, con Rafa sono 19 gli azzurri andati in campo dal primo minuto (Radosevic e Bariti gli esclusi). Ma solo 5 giocatori sono stati utilizzati in ogni occasione contro gli 8 della Roma.

LE FORMAZIONI - (...) Benitez: in campionato non ha mai schierato la stessa formazione. Al di là dell’infortunio di Maggio e della gestione di Higuain nelle ultime due settimane, lo spagnolo ha sempre cambiato(...).  no, ha cambiato fondamentalmente solo quando costretto. Non aveva alla prima giornata, ma poi non ha più tolto l’olandese. Ha scelto solo quando si è fermato ai box. Magari all’inizio ha provato ad assortire in modo diverso il tridente (Borriello due volte titolare) ma poi ha trovato la formula giusta e oggi fondamentalmente lì davanti c’è un solo ballottaggio, Gervinho- con l’ivoriano sempre favorito.



LE CERTEZZE - Per sono il centrocampo -- e soprattutto la coppia centrale di difesa, -, sempre insieme. Alla loro sinistra hanno avuto finora Balzaretti ma venerdì sarà squalificato. Dall’altra parte, detto del turn over in difesa e del blocco centravanti-trequartisti del sempre differente, il punto di riferimento è la coppia Behrami-Inler: quattro volte è stata la scelta iniziale per fare schermo in mezzo al campo.

TOP 11 TITOLARI - Sul piano visivo, il diverso approccio al turn over dei due tecnici è reso bene dal confronto tra i due undici ideali che aggregano i calciatori schierati più volte da titolari. Nel caso della Roma. Da una parte, quattro giocatori di movimento sempre presenti e otto con una sola assenza; dall’altra a quota sei arriva il solo Inler, per tutti gli altri (tranne Reina) almeno due esclusioni in campionato.