Roma, istruzioni per la fuga

21/10/2013 10:10

LEADER PURE IN EUROPA Ricucire la distanza, per chi sta dietro, non sarà semplice. La Roma viaggia ad altissima velocità e resta l’unica a punteggio pieno in Europa, dove solo lo Standard Liegi, in quest’annata, è stato capace di vincere le prime 9, fermandosi alla decima. Stop, invece, per il e l’Atletico Madrid dopo 8 successi consecutivi. L’allungo di va, però, valutato sul nostro territorio. Il raffronto con la partenza della campione nella stagione scorsa è indicativo. I bianconeri, dopo 8 giornate, avevano 22 punti e una differenza reti di più 15, con 19 gol fatti e 4 subiti. Il secondo di Mazzarri era 3 punti sotto, con 14 reti segnate e 5 subite. L’Inter terza e la Lazio quarta con 18 e con una differenza reti per entrambe di più 7, rispettivamente 13-6 e 15-8. I giallorossi, invece, esagerano: miglior saldo attivo con più 21, miglior attacco con 22 gol e miglio difesa con 1 preso. In Europa nessuno come , imbattuto da 501 minuti e in 7 gare su 8.

L’ANNO CHE VERRÀ I difetti altrui devono lanciare la Roma, a prescindere dal calendario che ognuno può leggere come vuole. La non agevola la rincorsa delle due avversarie dei giallorossi, anche perché i primi match della fase a girone hanno complicato il percorso verso gli ottavi di finale. , senza coppe europee, può sfruttare la situazione. Alle inseguitrici il per ora non fa bene. La sembra più fiacca e soprattutto più fragile. Il rendimento dei bianconeri fin qui è nettamente inferiore a quello della stagione scorsa e a quello della capolista: già presi 10 gol, realizzandone solo 16, per una differenza reti di più 16. L’attacco, dunque, è meno ispirato e la difesa fa spesso acqua. Il diluvio di Firenze fa notizia ( e il suo staff lo hanno seguito davanti alla tv): le 4 reti viola macchiano il curriculum di che, da quando è sulla panchina della , mai aveva beccato quattro schiaffoni. L’ultima volta per gli attuali campioni quasi tre anni fa: il 6 gennaio del 2011, a Torino, la quaterna del Parma, con doppietta di Giovinco (oggi rientrato alla base), ai bianconeri di Del Neri. Le principali candidate a lottare per il titolo, con il terzo incomodo giallorosso, restano comunque la e il , come si evince dalla classifica. Benitez va più lento di quanto fece all’inizio Mazzarri nel torneo passato (solo la differenza reti è migliore: 18-6 contro 14-5). L’equilibrio e l’organizzazione sono le principali caratteristiche del sistema di gioco del tecnico di Nemours che sa come sfruttare i suoi interpreti, con ruoli definiti e concetti semplici. Tra loro si completano per fisicità, personalità e qualità. L’assetto conferma la sua compattezza. La solidità della Roma sta facendo la differenza: rischi pochi, chance tante.

RUDI A CENA CON PALLOTTA è prudente anche con i media francesi: «Non penso allo scudetto: sfrutto il passato e vivo il presente, senza guardare a quello che farò tra uno o cinque anni nè a quello che accadrà a maggio prossimo. L’obiettivo è giocarmi lo sprint finale con le favorite. Importante è tornare in Europa, meglio ancora se in ». La partenza record dovrebbe garantire un posto sul podio: la Roma, dopo due stagioni di black out, vuole tornare a giocare le coppe europee. Dietro alla e il , quasi il vuoto: quarto il Verona di Mandorlini, 16 punti e a 8 dalla capolista, quinte la di Montella e l’Inter di Mazzarri, con 15 punti e 9 di ritardo. Il Milan è a meno 13, lontanissimo dalla Grande Europa. Che è fondamentale per Pallotta, come avrà ricordato il presidente a anche ieri sera a cena.