24/10/2013 10:37
Garcia lo ha detto a più di un giornalista francese calato sul miracolo giallorosso: «Totti è un grande giocatore e un grande uomo. Aveva bisogno di essere trattato come gli altri». Dato che, come lo stesso Garcia sottolinea, Francesco non ha mai preteso trattamenti di favore e non ha mai saltato allenamenti se non per cause di forza maggiore, bisogna pensare che il tecnico si riferisse allutilizzazione sul campo del giocatore.
Parole e fatti. Garcia ha effettivamente rovesciato la cosmogonia tottiana. Invece di costruire la squadra intorno a lui ha prima tracciato i contorni del gioco e poi ha inserito il capitano nel complesso. Da quel momento la classe di Totti non è stata più la ragion dessere della Roma, bensì il suo arricchimento. Senza Totti in campo la Roma ha segnato il terzo gol contro il Parma, raddoppiato nel derby e battuto per intero il Napoli. In questultima occasione si è capito appieno che qualcosa era cambiato. (...)
Lazione della squadra di Garcia parte spesso dalla difesa, ancora più di frequente dal recupero palla da parte dei centrocampisti. Totti è lassoluto quando si deve cercare la profondità. Ma anche Strootman e Pjanic sono capaci di servire in verticale gli uomini che si smarcano, dunque non è vero che se non cè Francesco perde il filo larma della ripartenza. Andranno solo sprecati un po più fendenti del solito. Sotto questo aspetto preoccupa maggiormente linfortunio di Gervinho, che in questa fase è capace di seminare anche la propria ombra(...) Quando il presidente James Pallotta parla di mercato magari viene frainteso, come sostiene la Roma, ma quello che dice o che gli viene attribuito di solito si verifica. Per esempio in estate aveva accennato alla permanenza di Borriello nella rosa e Borriello è lì, a recitare una sua interpretazione del ruolo di prima punta naturalmente diversa da quella di Totti.
Non sappiamo se effettivamente Pallotta abbia parlato della necessità di ingaggiare tre giocatori di rincalzo. Sappiamo solo che ha ragione. Le scorte di Garcia sono abbastanza ridotte soprattutto a centrocampo e in attacco. Un giorno dovrà pure rientrare Destro, è vero, ma quando si schierano tre punte alla volta basta un paio dinfortuni a far seccare i ruscelli del gioco.
Il vero cruccio di Garcia oggi come oggi non sta nellassenza di Totti in sé e per sé. Neppure nella necessità di variare il gioco aumentando la quantità di cross: da praticamente zero (palla a tera, palla a terra urlava continuamente lallenatore prima che si aprisse lemergenza) a una decina almeno, per fornire carburante allelevazione di Borriello. Quel che gli pesa è la carenza di uomini in grado di entrare dalla panchina e colpire la partita là dove fa male Le risorse per sostituire Gervinho e Totti ci sono. Solo che poi nella sporta resta poco. (...)