Roma show: 7 su 7

06/10/2013 11:59

E’ sempre Gervinho l’alfiere di , il pezzo che sguazza da una parte all’altra della scacchiera e spacca le linee avversarie. Parte a destra, ma lì Pereira e Taider se ne disinteressano altamente e allora il francese lo prende e lo trascina a sinistra, dove Nagatomo sta ronzando come un calabrone intorno a Balzaretti.(...)

GRANDINE - O quasi. Perché giocare a San Siro non è come giocare in qualsiasi altro posto. Qui ci si allunga dato che l’Inter riesce a restare compatta e arriva sempre al tiro da fuori. L’alfiere Gervinho fa in tempo a riattraversare le caselle e a ciccare il colpo finale dopo essere stato messo in passerella da .(...)

Grandina intorno all’area della Roma, ma è qui che Gervinho ricompare sulla destra e Pereira con gli occhi incrociati lo abbatte. Siamo pochi centimetri fuori area. Evidentemente anche arbitro, assistente e uomo d’area hanno gli occhi incrociati. Uno dà il rigore, gli altri non lo contraddicono, fa il centesimo gol della Roma contro l’Inter a San Siro. Per lui sono 230 in campionato. Si celebra da solo controllando al limite dell’area un pallone, trasformandolo in un aliante che prende a bordo e poi plana verso . Il terzo gol arriva così, come una musica in un bosco, il contropiede allo stato purissimo, due passaggi, la porta che diventa l’ingresso di un hangar. (...)

SCELTE - L’Inter si spegne lentamente, la Roma è sempre accesa e naturalmente nel secondo tempo trova gli spazi che adora, quelli in cui Gervinho si ricorda chi è sempre stato(...). E poi Balzaretti si mette in condizione di farsi cacciare per sgambetto matto e disperatissimo: roba da giallo, ma il primo avvertimento era già arrivato.

La Roma pagherà, se pagherà visto che anche Dodò sembra in forma spaziale, alla prossima partita. Per il momento non ci sono conti in sospeso, solo una squadra che sta dominando il campionato e non per caso né per qualche centimetro di rigore in più o in meno. Solo per il semplicissimo fluire di un gioco per il quale nessuno ha ancora trovato un antidoto e per la classe dei suoi giocatori migliori e per la lucidità mentale di un tecnico d’imbarazzante normalità. Svelto di pensiero ancor più che di parlantina, sostanza e frasi a effetto. Festa giallorossa sia, dunque.