Scudetto, premi e cotillon

24/10/2013 09:29

La Roma che sa solo vincere pregusta già il piacere dei premi. Ci scherza su, ma fino a un certo punto. Alcuni giocatori sono già garantiti dalla voce «bonus», appunto, inserita su vari contratti (soprattutto i più recenti) per un totale di circa 10 milioni di euro qualora i giallorossi a maggio si ritrovassero a festeggiare il tricolore. Tanto sarebbe il piacevolissimo costo aggiuntivo per la società, circa la metà (4.9 milioni) l’ammontare in caso arrivasse «solo» la qualificazione alla . Non si tratta dei premi fissati dal club in corso d’opera, bensì la somma dei bonus individuali già pattuiti con i singoli. Ma non con tutti: , ad esempio, non percepirebbe un euro in più visto che ha preferito firmare un contratto standard senza premi aggiuntivi. Per e Borriello, invece, il risultato sportivo pesa tantissimo. Il centravanti ha già guadagnato 300mila euro alla prima presenza e ne prenderà altrettanti per la salvezza: i cosiddetti premi facili.
 
Se i giallorossi dovessero proseguire in un cammino da scudetto, scatterebbe in automatico una trattativa per un premio di squadra da dividere poi fra i calciatori. A Trigoria se ne parla ancora a bassa voce e non mancano i malumori per i ritardi fisiologici nel pagamento degli stipendi: in questi giorni la società sta saldando gli emolumenti, come piace dire a Lotito, di agosto. Una prassi comune in tutti i club di serie A, sempre più con l’acqua alla gola.
 
I successi sul campo possono aiutare parecchio. Più vinci più incassi, una regola che non vale soltanto per i giocatori. Spulciando la lunga relazione sul bilancio chiuso al 30 giugno 2013 (che verrà approvato lunedì prossimo in assemblea) si scopre infatti che il solo Zanzi guadagnerebbe 300mila euro in più e si unirebbe al coro «Bonus! Bonus! Bonus!» in caso di ingresso della squadra nell’Europa che conta. A dire il vero, il voluto da Pallotta e «guidato» a distanza dal predecessore Pannes non si può comunque lamentare: il suo stipendio «base» ammonta a 927mila euro lordi. E con la Roma in supererebbe il milione e duecentomila euro che Rosella Sensi si auto-assegnava.
 
ha fatto la stessa scelta di , niente premi e un contratto da 1,074 milioni lordi, gli stessi che percepiva Franco Baldini. Per scelta, perché l’ex decise di rinunciare a circa 500mila euro per equipararsi a . In cambio, avrebbe addirittura triplicato il suo guadagno qualora la sua Roma fosse arrivata a vincere tutto. Purtroppo per lui è rimasta completamente a mani vuote.
 
Al suo posto si è insediato : anche per il in carica c’è un bonus da 150mila euro legato alla , da aggiungere all’emolumento da 612mila. Di tremila euro più alto i bonus del COO (138mila euro) che ne guadagna 545mila di stipendio più 136mila per il ruolo svolto nel cda, ma deve ancora rinnovare il contratto in scadenza il prossimo giugno.