Totti scrive 300. Il 7/7 riuscito solo altre tre volte

06/10/2013 13:06

IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Ad un certo punto sulle maglie bianche dei nostri in campo a San Siro abbiamo rivisto il logo della “Playground” che era cucito sul petto di quelle della Roma dei primi anni ottanta, in tutto identiche a queste, bellissime. Probabilmente è stata solo un’allucinazione fantozziana dovuta all’esaltazione per come stavano giocando e per quel ragazzo di trentasette anni, il nostro capitano, che con la doppietta di ieri ha raggiunto il traguardo dei trecento gol ufficiali in carriera tra quelli segnati con la Roma e gli altri fatti con le varie nazionali. Trecento, come gli spartani alle Termopili, dove furono sconfitti con molta gloria.

Tutta un’altra storia rispetto a quella di questa Roma, che ovunque va domina la scena e vince, lasciando solo le briciole agli avversari. Grazie ragazzi, grazie , che gli hai ridato un’anima, un senso di appartenenza e un gioco. Virtù che per l’ennesima volta negli ultimi anni hanno esaltato la squadra nella San Siro nerazzurra, dove ha perso solo una delle ultime nove partite ufficiali e lo stesso , che a Milano ha segnato in tutto 14 gol, di cui 7 all’Inter (tutti in campionato) e altrettanti al Milan (5 in serie A più 2 in Coppa Italia). I suoi trecento in carriera, invece, sono così suddivisi: 230 in campionato (secondo miglior marcatore di sempre dopo Piola), 37 nelle coppe europee (capocannoniere romanista assoluto), 17 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa di Lega, 9 nella nazionale maggiore, 4 nell’Under 21 e 2 ai Giochi del Mediterraneo, in gioventù.

Ma a Milano, oltre a , abbiamo visto anche la settima vittoria consecutiva della Roma nelle prime 7 gare di campionato disputate. Un’impresa che in passato era riuscita solo ad altre tre squadre: il Milan del 1954-55, l’Inter del 1966-67 e la del 1976-77. Due di loro alla fine furono campioni d’Italia (i rossoneri e i bianconeri), una, l’Inter, non ci riuscì per un soffio e il titolo finì alla . Dunque piedi per terra e bando ai sogni, che il campionato è molto lungo e il più va ancora fatto, a cominciare dalla prossima partita contro il che vogliamo giocare all’Olimpico come da calendario. E se ci sono problemi di ordine pubblico fatela disputare con le porte aperte solo agli abbonati giallorossi, così i tifosi del non verranno e nessuno avrà nulla da temere.