Una Capitale Mondiale

18/10/2013 10:01

 
I CONTINENTIE allora, segnale impazzito: il satellite come un flipper, il pallone come una pallina che rimbalza da Anguilla allo Zimbabwe, da Aruba all’Uzbekistan, dall’Argentina a Zanzibar, passando per il Brasile, il Burundi, la Cina, il Giappone, gli States, l’Oceania, l’Asia e l’Europa intere, e ogni altro anfratto del globo. Collegati tutti i continenti, nessuno escluso; garantiti tutti i tifosi del e della Roma sparpagliati all’estero. Isole comprese. E se al Sultano del Brunei saltasse in mente di accomodarsi in uno dei suoi cinema privati a palazzo per vedere l’anticipo di extra lusso della Serie A, beh, potrebbe farlo: basterebbe sintonizzarsi su Measat. O meglio, gli basterebbe ordinare a qualcuno di farlo. Ovviamente. 
 
MILIARDI DI TIFOSI in mondovisione, dicevamo: cinquanta le emittenti straniere che hanno manifestato l’interesse a ricevere il segnale della partita; centinaia e centinaia i Paesi direttamente in contatto con l’Olimpico, ombelico del mondo del calcio per un venerdì di passione. A nove zeri, il numero potenziale di telespettatori: sì, teoricamente e potenzialmente si può parlare di miliardi di occhi incollati su Rafa e Rudi, e Higuain, e Insigne. (...)
 
CHE ELENCOFare una lista completa dei Paesi collegati, comunque, è impossibile, nel senso che sono davvero centinaia e centinaia; delle emittenti, però, è facile abbozzare un elenco: Al Jazeera, certo, e poi Canal +; Fox Sports Latin American ed Espn Brazil, che soddisfano tutti i sudamericani, permettendo anche agli utenti di scegliere i telecronisti prediletti; Perform UK; Rai International; le giapponesi Sky Perfect Tv e Fox Japan; VCTV del Vietnam; l’indiana Espn Star Sports; le cinesi e LETV; e poi la tv di Macao, della Mongolia, di Myanmar, Supersport International, che copre l’Africa per intero, e così via. Fino a cinquanta sigle: tutte focalizzate sulla sfida che vale il primo posto del campionato italiano. Globalizzazione calcistica autentica. (...)