14/11/2013 09:58
IL ROMANISTA (D. GALLI, A. F. FERRARI) - Cera persino lindonesiano tra le lingue del ringraziamento. Ma sarebbe più corretto dire che cerano anche altre lingue oltre allitaliano (chiaramente) e allindonesiano. Perché cè molto di Giacarta e dintorni nello storico traguardo della Roma su Facebook, il principe dei social network, cè molto di Thohir & connazionali nella cifra tonda, massiccia, mondiale, dei 2 milioni di "mi piace", per la precisione 2.002.662 alle 20 di ieri. Gente. Appassionati. Curiosi. Per lo più però romanisti, tifosi, chi la Roma la segue o la può seguire da lontano ma così vicino, grazie a Facebook. «Grazie. Thank you. Gracias. Danke. Merci. Obrigado. Terima kasih». Sono le parole di un club che vola adesso allattacco, in Italia, dellInter, terza con cinquecentomila "like" in più. Juventus e Milan sono lontanissimi, ma chissà che questa squadra, questo allenatore, questa società, non possano avere costruito qualcosa di tecnicamente superbo, qualcosa che possa aprire un ciclo, qualcosa che quindi consenta alla media company giallorossa di raggiungere altre nazioni, di scrivere in altre lingue, di ringraziare altre centinaia di migliaia di appassionati. Di tifosi. Di neoromanisti.
La Roma sta scalando la montagna di Facebook. Ed è interessante confrontarsi adesso con chi le sta davanti. Come emerge dalla ricerca condotta da "Il Romanista", Spagna e Inghilterra presidiano i gradini nobili di questa specialissima classifica. Tra Barcellona e Real Madrid è testa a testa, e sono in gioco cifre pazzesche: 47.025.642 dei blaugrana contro i 44.212.310 dei blancos. Seguono Manchester United (36.685.362) e Chelsea (19.648.762). Le italiane sono in quinta (Milan, 18.075.786 "mi piace") e decima posizione (Juventus, 7.962.201). Davanti al Bayern Monaco campione dEuropa ci sono altre due inglesi, lArsenal (16.280.790) e il Liverpool (13.351.133), a dimostrazione di come la Premier sia sempre il campionato più amato sicuramente sul mercato asiatico. Vanno forte anche le squadra turche. Il dato di Galatasaray, Fenerbahçe e Besiktas riflette la grande passione che hanno laggiù per un calcio ancora colorato, ancora vivo e certamente più vivo del nostro, ormai cadaverico, impoverito dalla crisi, intristito dalle norme, svuotato di spettatori prima ancora che di contenuti.
Non si sfugge, Facebook è la cartina di tornasole: anche qui, dominano i campionati dove il calcio è ancora spettacolo. Milan e Juve sono eccezioni e se sono lassù è perché si trascinano antichi blasoni internazionali. E la Roma? La Roma sta arrivando, nonostante un contesto che la mortifica. Fa corsa a sé, si sta ricavando da sola un pubblico sempre maggiore, merito di strategie che premiano sul campo ma anche sui social network. La Roma è presente ovunque, in italiano e in inglese: Facebook appunto, ma anche Twitter, Pinterest, YouTube, Linkedin e Tumblr. A Roma cè solo la Roma. Ma anche nel resto del pianeta Terra a Roma cè solo la Roma. Nella lista dei primi cento club non compare infatti la squadra che, da calendario, ci affronta un paio di volte in campionato per un appuntamento che i più chiamano derby. Molto alle spalle della Roma ci sono i valorosissimi turchi del Trabzonspor, cè il mito St. Pauli, ci sono i polacchi del Lech Poznan. Per chi su Faccialibro vanta appena 145 mila fan, persino gli egiziani dello Zamalek sono fuori portata. O meglio, sono irraggiungibili.