Attacco che segna non si cambia

03/11/2013 10:58

Burdisso che, all’esordio stagionale, farà coppia (davanti a ) con . A destra agirà, invece, , al rientro dopo il rosso rimediato contro l’Udinese. A sinistra Balzaretti. Pochi dubbi anche per il centrocampo dove, salvo sorprese, ci saranno , e . In panchina Bradley che molto probabilmente entrerà a partita in corso. Uomini contati, invece, davanti dove il tridente sarà composto da , Borriello e .

Ed è proprio il reparto più avanzato che preoccupa che ieri ha messo in pre-allarme i due più giovani attaccanti della rosa, Caprari e Ricci: «Forse domani verrà il loro momento. Sono preoccupato perché ho poche soluzioni davanti ed è difficile fare tre gare di fila per chi non gioca sempre».

Preoccupazione dovuta anche all’assenza di Gervinho che, però, dovrebbe rientrare contro il Sassuolo per aiutare la squadra e il suo mentore: «Rudi è come un padre per me. Stavamo a Le Mans e Lille insieme. C’è una fiducia reciproca tra noi. Mi conosce a memoria». E proprio la presenza di ha facilitato il suo arrivo a Roma: «È stato un fattore importante nella mia decisione. La Roma è un grande club che non può essere rifiutato. È uno di quei club che sognavo - le parole dell’attaccante al sito footmercato.net -. Quando ho deciso di lasciare l’ non ci ho pensato un attimo». Roma con cui ha raggiunto il record di 10 vittorie su 10 partite: «Ci godiamo questo bel momento sperando che tutto andrà bene fino al termine della stagione. Obiettivi? È troppo presto. Il nostro unico obiettivo in questo momento è quello di tornare in Europa. Poi vedremo se dobbiamo rivedere gli obiettivi. L’atmosfera è grande nello spogliatoio». Gervinho ha poi parlato dei compagni di squadra: «Chi mi ha colpito? È difficile dirne uno, perché ci sono un sacco di buoni giocatori. Ma, naturalmente, è un grande giocatore. È un idolo qui a Roma. Lui e hanno una grande esperienza, dentro e fuori dal campo. Si impara molto da loro, ed è un piacere giocare con loro».

Poi sulla sua esperienza in giallorosso ha aggiunto: «Mi sento bene. Ho ritrovato le mie gambe, i miei sentimenti, sto bene fisicamente e nella testa. E si spiega in parte nella fiducia che il mister mi dà». Infine, un commento sulla serie A che viene considerato un campionato inferiore alla Premier League, alla Liga e alla Bundensliga anche se per l’ivoriano non è così: «È completamente falso. Ho trovato qui un campionato molto competitivo. Le squadre sono ben organizzate e molto competitive. La Serie A è uno dei più difficili del mondo - le parole di Gervinho - . Il razzismo? Finora non ho avuto problemi in questo senso. Ma questo è ovviamente un problema su cui si deve essere molto vigili. Unostadio di calcio deve rimanere un luogo di condivisione».