Benatia: «Con Garcia si vola»

28/11/2013 08:27

Il primo argomento è naturalmente , le cui imprese alla guida della Roma sono seguitissime in Francia: «Io penso che lui sia un tecnico molto adatto a Roma - ha detto - Ha imparato subito la lingua, così ha migliorato il suo ambientamento. Sta utilizzando a Roma gli stessi metodi che usava a Lille, vale a dire tanto gioco con la palla e tanta tecnica. Oltre a lui, sono contento anche dei miei compagni di squadra». Non è stata una novità assoluta per lui: «Conoscevo , provengo dal campionato francese e si dice spesso che gli allenatori che fanno bene sono coloro che conseguono risultati con la loro squadra e le danno un’identità precisa, proprio come ha fatto a Le Mans ed a Lille. Ha portato la sua mentalità nel calcio italiano e al momento le cose stanno andando benissimo». Un passo indietro alla preparazione estiva. «È basata molto sul pallone e sulla tecnica, per il resto è stata una sorpresa. Facciamo un sacco di lavoro da terra, ha cambiato molte cose ma noi siamo super contenti».

Molti temono che la Roma stia scontando adesso la preparazione un po’ troppo leggera rispetto alle abitudini, visto il calo nel finale della partita col Cagliari e il fatto che nello staff ci sia l’ex di Edy Reja, le cui squadre, soprattutto la Lazio, partivano forte e calavano in inverno. Un po’ presto per dirlo, d’altronde molto probabilmente il calo dell’altra sera è semplicemente da addebitare al fatto che troppi giocatori, tra impegni con le nazionali e infortuni, non si erano potuti allenare adeguatamente e non erano in condizione ottimale. Certo, se dovesse farcela contro l’Atalanta, non sarà ancora una volta al top, ma la sua presenza si è rivelata fondamentale e quindi vale la pena provarle tutte per vederlo in campo anche nella delicata partita di Bergamo. Meglio pensare ancora a , tecnico che protegge sempre la squadra.

E i giocatori apprezzano. Come : «Protegge la squadra soprattutto per quanto riguarda le questioni tattiche. Penso sia normale che voglia che ci sia un ampio potere discrezionale nei nostri confronti». Ma è stato a volere alla Roma? «Non lo so, se lo ha fatto per me non cambia molto. Io parlo già italiano, questa è la mia quarta stagione in Italia. Ero in contatto con la Roma e sapevo che poteva esserci un nuovo allenatore e quando ho saputo che era ho accettato il trasferimento. Infatti, pochi giorni dopo sono giunto nella Capitale. Ora dobbiamo raggiungere l’obiettivo del club, ovvero la qualificazione nella prossima . Se ho accettato di venire qua, è perché so che questa squadra è in grado di tornare nell’Europa che conta». Probabilmente la Roma ha acquistato prima e poi . Ma l’importante è che adesso stiano entrambi dalla stessa parte. Dalla parte giusta.