17/11/2013 10:22
GASPORT (G. DI FEO) - Avviso ai naviganti verso il Brasile: la Costa dAvorio cè, è al suo terzo Mondiale di fila e non arriva a fare presenza. Lo dice il passato, 6 partite di girone tra Germania e Sudafrica in cui ha dato filo da torcere alle big. E lo dice anche il presente, nonostante qualche patema nel finale nel ritorno contro il Senegal: 5 di quelli in campo (i fratelli Toure, Drogba, Kalou e Zokora) cerano pure il 10 giugno 2006 ad Amburgo con lArgentina, segnale di un gruppo cementato nel tempo e con aggiunte interessanti. Certo, una grossa mano a Lamouchi lha data il Senegal. Allandata segnò in pieno recupero e il 3-1 faceva presagire un assalto furioso. Invece no: a Casablanca (campo squalificato per i Leoni) la voglia cè, la corsa pure, ma il 433 di Giresse va a sbattere contro i mediani ivoriani e per parecchio limita la produzione a qualche sfuriata di NDoye. In più il ritmo non è altissimo, e anche quando a inizio ripresa la difesa della Costa dAvorio simpapera in un rilancio Cissé si mangia un gol clamoroso.
Rush finale - Il Senegal, insomma, inizia a darci dentro sul serio troppo tardi, a mezzora dalla fine, e assapora lidea dellimpresa solo quando larbitro le concede un (generoso) rigore: Drogba appoggia una mano sulla spalla di Mané che casca giù, Sow trasforma. Lultimo quarto dora è un assedio, che partorisce una pioggia di palloni in area ivoriana, Ludovic Sané che sbaglia il gol-Brasile in mischia e Kalou che in contropiede chiude la contesa. Gervinho? Pure lui cè, e la Roma può segnarlo di nuovo presente. Parte a destra per poi spostarsi subito sullaltra fascia, ha meno metri del solito da correre ma è il più vispo davanti, nella ripresa col Senegal che avanza fa praticamente il terzino e becca pure un giallo per aver spezzato un contropiede altrui, ed esce a 10 dal termine. Unabnegazione, unita alla carica che un Mondiale mette addosso, che Garcia apprezzerà.