23/11/2013 19:01
Fare un buon lavoro a livello giovanile non significa soltanto lanciare grandi campioni, ma coltivare anche i meno talentuosi e trasformarli in calciatori bravi a far carriera per 10/15 anni in categorie più di retroguardia. Il vivaio romanista ne ha visti di tutti i tipi: campioni del mondo, ottimi elementi per la Serie A, ma anche buoni mestieranti per la provincia. Attualmente, si contano 47 professionisti tra A e B cresciuti o passati per i campi e le stanze del Bernardini. Tra i fiori allocchiello dei prodotti made in Trigoria, merita una menzione Alberto Aquilani: punto di forza del centrocampo della Fiorentina di Montella e uomo imprescindibile per la Nazionale di Prandelli. Discorso simile per Simone Pepe, anche se non è più tra i titolari di Conte, ha vinto titoli e ha preso parte alla spedizione mondiale del 2010. Marco Amelia, portiere del Milan, era nella rosa dellItalia mondiale nel 2006. Un emergente è il difensore Luca Antei, titolare del Sassuolo e dellUnder 21.
In B il Pescara ha molti elementi di marca AS Roma: Paolo Frascatore, Federico Viviani, Matteo Politano e Giammario Piscitella, tutti e 4 in Abruzzo a titolo temporaneo. In rosa risulta anche il portiere Mirko Pigliacelli, campione dItalia con la Primavera nel 2011, ma ora di proprietà del Parma. In Lega Pro, LAquila sta facendo crescere Amato Ciciretti, Alexis Ferrante e Marco Frediani. Il FeralpiSalò ha tesserato a titolo definitivo lex capitano della Primavera Fabrizio Carboni e il mediano tuttofare Andrea Cittadino, mentre in comproprietà è andato il difensore Mattia Rosato. Nella rosa degli attaccanti del Poggibonsi figura Filippo Scardina, in gol con la Roma in Europa League. È il caso di dirlo: dalla Juve al Poggibonsi, le tracce giallorosse sono ovunque.