30/11/2013 10:51
Ieri Destro è tornato ad essere una risorsa per la Roma e anche se per Garcia - affacciatosi al campo Testaccio del centro di Trigoria per vedere solo alcuni minuti di partita, avendo assegnato a Claude Fichaux, Simone Beccaccioli e Fredric Massara il compito di relazionarlo sulla prestazione di Mattia - non è ancora pronto per giocare dal primo minuto, ha fatto un altro passo per tornare quello che in passato ha fatto capire di poter diventare: un campione. Alberto De Rossi, che di giovani ne ha visti passare a centinaia e sa meglio di tutti come trattare un calciatore nella fase più importante della sua carriera, nella vittoria per 3-0 (oltre alla doppietta dellex attaccante del Siena è andato a segno su calcio di rigore Di Mariano) contro il Latina lo ha tenuto in campo per 77 minuti, durante i quali Destro ha corso, lottato e soprattutto non ha mai tirato indietro la gamba. Si è rivelato anzi protagonista di un paio di interventi duri, un eccesso di foga che arbitro e avversari gli hanno perdonato.
Ha segnato due gol simili, di testa, sfruttando altrettanti cross dalla fascia sinistra (di Sammartino), perché per un attaccante di razza il feeling con la porta avversaria è un po come andare in bicicletta: non si scorda mai. Non ha esultato, quello lo farà al primo gol coi grandi, ma sulla sua faccia cera il sorriso di chi sa che i momenti bui sono ormai alle spalle. Il futuro è domani, a Bergamo, dove spera di fare il bis contro lAtalanta, magari nei minuti finali se Garcia gli concederà un altro pezzetto di felicità.
La stessa che inseguono Tin Jedvaj e Alessio Romagnoli, anche loro in campo ieri con la Primavera: schierato esterno a destra il primo, che due giorni fa ha compiuto 18 anni e proprio ieri ha rinnovato il suo contratto fino al 2018, al centro della difesa il secondo. Sono stati entrambi ammoniti, segno che limpegno non manca anche quando vengono «retrocessi». E che ce la stanno mettendo tutta per convincere Garcia a dare loro fiducia.