Destro ricomincia da due
30/11/2013 09:26
«DEVE MIGLIORARE»
Un colloquio che non ha modificato lopinione che il tecnico aveva espresso durante la conferenza-stampa che aveva preceduto lallenamento e la partita della Primavera. «Mattia non è ancora pronto per giocare dal primo minuto. Verrà con noi a Bergamo, però. Sta bene, è guarito ma dobbiamo lavorare ancora sulla forma fisica. Proprio per quello gioca con la Primavera: si impegna in allenamento, ma per migliorare non cè nulla di meglio che la partita. Ha bisogno di ritrovare i tempi di gioco e la condizione. Ecco perché lo abbiamo mandato con Alberto De Rossi (con il quale hanno giocato anche Jedvaj e Romagnoli, entrambi ammoniti: risultato finale 3-0, ndr)». Traduzione: domani a Bergamo per Destro ci sarà posto (inizialmente) soltanto in panchina. Ma non è escluso che Mattia, a gara in corso, possa trovare spazio. Non gioca con la Roma dal 26 maggio, cioè dal derby/finale di Coppa Italia: una prestazione sotto tono per via del ginocchio sinistro abbondantemente gonfio. E ancora resta da capire come mai Aurelio Andreazzoli lo preferì a Osvaldo, relegato in panchina con Pjanic e Florenzi.
IL RUOLO
Mattia, contro il Latina, ha giocato senza alcuna protezione al ginocchio operato dal prof. Cerulli segno che ha buone sensazioni, che si fida e che non ha paura di niente. Ecco perché è il caso di cominciare già a pensare in quale porzione di campo verrà impiegato: lui, si sa, è un centravanti, ma - per dirla con Cesare Prandelli - è un attaccante moderno. Cioè, uno in grado di fare bene entrambi le fasi e, soprattutto, di muoversi lungo tutto larco dellattacco. Punta centrale sì, ma anche esterna. Nel tridente garciano, allinterno del quale le posizioni degli attaccanti non sono mai rigide, Destro potrebbe ricoprire tutti e tre i ruoli: dipenderà da chi sarà al suo fianco, ricordando che quando cè Francesco Totti il ruolo di centravanti (falso nueve) è assolutamente suo. Al di là di tutto, ciò che realmente conta è che Destro è di nuovo un giocatore a tutti gli effetti. Unarma in più per una Roma che, come dice Garcia, mira a tornare in Europa. Ma la sensazione che Rudi non la racconti giusta è forte.