18/11/2013 10:46
Tra una discussione e laltra ci siamo ricordati che Gervinho avrebbe giocato con la sua nazionale. Tutti di corsa davanti ai teleschermi di casa oppure di conoscenti abbonati allemittente televisiva che trasmetteva la partita Costa dAvorio - Senegal. Ecco finalmente riapparire la nostra "freccia nera" che Garcia si propone di appoggiare sulla corda dellarco puntato verso lobiettivo Cagliari. Lo abbiamo seguito passo, passo scrutandone ogni movimento per poter riuscire a capire se avesse finalmente superato i postumi del guaio muscolare che tanto ha inciso sulla prolificità dellattacco giallorosso. Splendido. E riapparso integro lo scatto felino, anche laltra sera terrore di avversari pugnaci ma disarmati di fronte alle sue ubriacanti serpentine. Non sono state molte, a conferma della prudenza suggerita da Garcia, intervallate da sagge pause secondo programma. Ma sono state tuttavia sufficienti a rincuorarci, e nella notte abbiamo dormito sonni più tranquilli. Gervinho ha saputo amministrarsi da vero professionista che risponde puntualmente al richiamo della sua Nazionale, ma tenendo ben presenti pure i doveri verso la Roma. E stato un test ancora più probante vedendo il cartellino giallo che gli è stato sbandierato dallarbitro in seguito ad un contrasto di gioco. Lattaccante è uscito dal campo all80° con passo sicuro, dopo aver disputato quasi lintera gara. Ed è parso pronto a rituffarsi nella bella avventura romanista.
La Roma di Garcia non è Gervinho dipendente, ma la sua velocità è anche qualità. Le buone notizie sulla "freccia nera", unite a quelle di Destro sulla rampa di lancio e soprattutto di Francesco Totti il quale ha ricominciato a correre fra ali di gufi stramazzati al suolo, hanno finito per illuminare la serata di novembre senza calcio ma con tante speranze che tornano a consolidarsi. In realtà esse non si erano mai dileguate. Semmai sono state le grida del solito "cortile" a metterle in discussione. La musica suonata per tutta la settimana a riempire gli spartiti del vittimismo iuventino (sic!) e dei pruriti di Barbara Berlusconi armata di randello contro il povero Galliani colpevole di voler troppo bene al Milan (altro sic!) , annuncia note assai simili a quelle conosciute fin dallinizio del campionato.