Il Torino ferma la corsa record, Garcia perde i primi due punti

04/11/2013 09:59

Il risultato è stato di offrire al Torino, proprio nel momento in cui i giallorossi avrebbero dovuto soltanto gestire il vantaggio ottenuto nel primo tempo con , la possibilità di trovarsi in una situazione ideale per agganciare la capolista. Che non fosse una serata propizia viene confermato a metà del secondo tempo, quando la Roma chiede almeno un paio di rigori (forse c’era su ) e quando si fa pure male (entra Marquinho, dopo per Borriello) costringendo a rinculare in difesa. Il serbo tenta in tutti i modi di aprire la difesa torinista, portando palla ovunque ci sia un vago pertugio, ma sono sforzi vani. Il primo tempo aveva già spiegato molto: le ali della Roma sono impolverate, come se sopra vi fossero rimaste tracce di Chievo. Nel primo tempo aveva rinunciato a , forse un errore. La Roma aspetta, il Torino pure. È una partita bloccata da moduli speculari. Non ci sono spazi. Cerci sta carburando. Il primo squillo è un suo assist per Darmian (15’), per venti minuti sembra la partita col Chievo, la squadra ospite che viene all’Olimpico (di Roma) e si schiaccia su se stessa riducendo lo spazio fra centrocampo e difesa a una questione di centimetri. Che la Roma sia frenata, forse non al top della condizione fisica collettiva, lo si capisce chiaramente perché non arriva mai sulle palle perse dagli avversari. si abbassa e si apre spesso un buco a destra, la Roma è lenta nel giro palla. Eppure, al 28’ l’undicesima vittoria sta quasi per materializzarsi: azione simile a quella contro il Chievo, Balzaretti- -. Roma avanti. Il Torino non cambia atteggiamento.

Ma comincia a scatenarsi Cerci. È lui con punizioni, serpentine e tagli verso il centro, l’unico vero pericolo. Secondo tempo: il Torino ancora non alza il pressing, ma la Roma soffre perché c’è un disagio collettivo a mantenere il possesso della palla. Al 12’ gran tiro al volo di Meggiorini e adeguata risposta di . Ventura e la curva si infuriano perché l’arbitro ferma il gioco con a terra: «Come la , voi siete come la », gridano dagli spalti. Ventura chiede a Immobile di buttarsi nella mischia e possibilmente di togliergli le castagne dal fuoco. Cosa che farà Bradley, involontariamente. L’eroe di Udine torna brocco per un secondo: era l’unico che il Torino pressasse con insistenza. Giustamente. L’americano perde un brutto pallone e sbilancia tutta la Roma fino a Trigoria. perde il contrasto fisico con Meggiorini e Cerci pareggia (18’) andando a fare compagnia a Biabiany. Secondo gol preso dalla Roma in questo campionato, ma molto più fastidioso del primo. La Roma si butta avanti, si fa in quattro, ma di vere occasioni non ce ne sono più. Prima o poi doveva succedere.