L’estrema destra domina nelle curve italiane. In tre mesi 63 arresti e 550 tifosi denunciati

28/11/2013 10:14

Gruppi «politici» «Risultano attivi 388 gruppi ultrà, composti da 41.120 supporters – spiega il vicequestore Ambra –. Di questi 388, 45 sono di estrema destra, 15 di estrema sinistra e 9 «misti». Di destra 17 sono in serie A, 18 in B, 6 in Prima divisione e 4 in Seconda. I 15 di estrema sinistra sono 3 in serie A, 4 in B, 5 in Prima divisione e 3 in Seconda. Mentre ci sono 5 misti in serie A, 3 in B e uno in Prima divisione.

Regione per regione Quanto alla distribuzione dei gruppi per regione, «la maglia rosa va alla Lombardia, con 56 gruppi. A seguire la Campania con 50; Liguria e Toscana ne hanno 42, mentre il Piemonte ne conta 32. Ce ne sono 29 inoltre in Sicilia e 24 in Veneto». Nello scorso campionato, spiega ancora il vicequestore «si sono sciolti 30 gruppi, a fronte di 22 che si sono creati ex novo». Tra le cause della “scissione”, la fa da padrone in 14 casi il venir meno degli aderenti. In 7 casi si sono disgregati per conflittualità interna, in 3 casi per protesta al programma della tessera del tifoso. E in altri 3 casi a seguito di attività repressiva. In un solo caso si è registrata una fusione tra club».

La scorsa stagione Nella scorsa stagione calcistica, dicono ancora i dati della relazione dell’Ucigos, per violazione della Legge Mancino (quella che punisce principalmente i cori razzisti) sono state arrestate 3 persone, 15 le persone denunciate. «Le tifoserie che più si sono messe in evidenza per questi aspetti – sottolinea Ambra – sono quella della Lazio, con 8 episodi, seguiti dalle tifoserie di (3 casi) e Roma (2 casi) ». Sono stati 18 gli episodi di cori razzisti. La quasi totalità si è concretizzata con il «buuu ». Ben 50 gruppi ultrà su 338 distribuiscono fanzine, sorta di rivisteopuscoli, che si possono trovare anche sul web. «Le squadre tifoserie delle questure – conclude Ambra – sono un altro tassello nella costruzione di quella sicurezza partecipata che è l’obiettivo primario delle forze di polizia».