06/11/2013 08:39
Perché il settore famiglie è sold out, grazie a una precisa politica della Roma e nonostante lantipolitica della Lega di Serie A, che a parole - quelle del suo presidente Maurizio Beretta poco dopo la prima elezione, nel 2009 - professava certe cose e nei fatti è andata nella direzione opposta: «Stiamo facendo un grande lavoro per rendere questo sportspettacolo sempre più fruibile a un pubblico di famiglie sempre più allargato». Questo disse Beretta. E infatti, proprio per venire incontro alle famiglie la Roma in casa, e non solo la Roma sia chiaro, ha giocato una sola altra volta alle 15, lorario più logico per un papà che vuole portare i figli allOlimpico: con la Lazio, ed esclusivamente per motivi di ordine pubblico. Obiezione: però i club di Serie A non sputano mica sui soldi delle pay tv. Giusto, ma sarebbe ancora più giusto se si evitassero gli slogan da Libro Cuore.
Senza dimenticare che a marzo il dg della Lega, Marco Brunelli, aveva ammesso di avere esagerato un po con le notturne: «È vero che il calendario della Roma è stato caratterizzato da tante gare serali, che banalmente è anche un riconoscimento delle televisioni perché significa che la Roma è molto appetibile in ambito televisivo, ma forse almeno una di quelle partite poteva non essere collocata in quella fascia oraria». Vabbé. Roma-Sassuolo. Finiti i settori popolari, sono rimaste le due Tribune. Che però costano cifre non alla portata di tutte le tasche. Un biglietto di Tevere costa 60 euro, uno di Monte Mario 80 e se è di Montemario Top addirittura 95. Dietro cè una precisa strategia, che magari è produttiva in termini di incasso ma che forse lo è meno in termini di popolarità.
Lha spiegata il diggì Baldissoni tempo fa, ed è una spiegazione valida sempre. Continuerà ad esserlo anche per il resto della stagione, perché la questione del caroprezzi, inevitabilmente, si riproporrà: «La Roma riserva massima attenzione ai tifosi più fedeli, gli abbonati. Comprare singoli eventi, singole partite, ha evidentemente costi più alti rispetto a chi è sempre allo stadio, dimostrando che la propria passione prescinde da quello che è levento di quel giorno. Mi rendo conto che per alcuni comprare labbonamento significa pagare tutto in ununica soluzione ma abbiamo permesso anche di rateizzare il costo dellabbonamento. Riteniamo che il modo più conveniente sia quello di abbonarsi e il prezzo dei singoli eventi è più alto e tarato su altri riferimenti, come un evento alternativo come un concerto, un ristorante poi la discoteca e non si spende di meno rispetto allevento più importante del mese calcistico, come Roma-Napoli».
Indirettamente è un suggerimento ad abbonarsi alle prossime 14 gare casalinghe. Per risparmiare. Chi invece non si abbona può sempre evitare il prezzo pieno per Roma-Sassuolo, a condizione - è una promozione speciale - di essere titolare di "CartaFreccia", la fidelity card di Trenitalia: 40 euro in Tevere, 55 in Montemario e 65 in Top. Altrimenti nisba, per godere degli sconti bisogna avere meno di 14 anni oppure più di 65. Massima attenzione viene dedicata alle donne romaniste, anche loro protette da queste tariffe formato ridotto. I biglietti si possono comprare nei Roma Store, nelle ricevitorie Lottomatica, tramite il call center sempre di Lottomatica (chiamando l892.982) oppure quello della Roma (06.89386000, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18.30). Ma ci si può anche presentare al Foro Italico Ticket Office di viale delle Olimpiadi. Oddio, in questo caso non il giorno della partita. Se la prevendita prosegue a questi ritmi, rischia di essere uninformazione per pochi.