13/11/2013 08:42
Sei anni fa la Roma di Spalletti incontrò, in quelle prime sei giornate, il Siena e lUdinese (Roma-Cagliari fu rinviata a gennaio per lomicidio di Gabriele Sandri), ma anche la Juventus, lInter e la Lazio. Tre big match che hanno inevitabilmente fatto schizzare verso lalto le cifre del botteghino. E nel conteggio va inclusa anche Roma-Napoli, che fu aperta solo agli abbonati. Se è per questo, però, anche Roma- Napoli di questanno ha compromesso sensibilmente il totale presenze. Perché praticamente per gli stessi motivi del 2007, quindi per ragioni di ordine pubblico, la prevendita è stata consentita esclusivamente ai residenti nella provincia di Roma e, nel settore ospiti, ai titolari di tessera del tifoso. Senza entrare nel merito della questione, senza arrivare a concludere che in 6 anni non è quindi cambiato nulla perché le partite si vietavano allora e si vietano oggi, torniamo a Roma-Sassuolo. Anzi, torniamo alla Roma. Quella di Garcia al botteghino marcia in maniera inversamente proporzionale a quella di Zeman. Spettatori alla mano, quella del Boemo partì fortissimo, ma lalternanza di risultati ridimensionò presto leffetto-ritorno.
In questo senso sono indicativi gli ultimi tre incontri di questa prima miniserie di 6 partite: Roma-Atalanta 40.155 presenze, Roma-Udinese 36.474 e Roma- Palermo 30.598. Il calo è evidente. Al contrario, quella di Garcia è in piena fase di accelerazione. Tralasciando la supersfida col Napoli, cercando dunque di fare un raffronto il più onesto possibile tra le ultime due stagioni, col Bologna gli spettatori sono stati 38.467, col Chievo 44.151 e col Sassuolo, appunto, 46.052. Il pareggio con gli emiliani potrebbe avere raffreddato un po di entusiasmo. Potrebbe. Ma sarebbe un peccato. Perché la cosa di cui ha maggiormente bisogno questa squadra col Cagliari è proprio lentusiasmo dellOlimpico bello come non capitava da sei anni. Perché tutto il resto già ce lha, ha un mago in panchina e uomini rudi sul campo e presto riavrà tutti a disposizione e Totti. E perché dietro a quei cinquantamila, a Garcia, a tutti, a Totti, cè una Curva. La Curva. Ci sono quei ragazzi che domenica incidevano sulla pelle della Sud questo messaggio: «Petti dacciaio, astuzia e core. La Sud è con voi». Lo sarà anche col Cagliari. Ma qui non cè notizia, non cè titolo, cè una storia che si rinnova ogni stagione, ogni partita, ogni volta. Per novanta minuti. Per sempre.