Luci e ombre a San Siro

16/11/2013 10:09

BLACK OUT INIZIALE
Tanto perché un po’ di inciviltà ci sta sempre bene, fischi reciproci delle tifoserie ai due inni. Ovviamente cominciano gli italiani. Si dissociano per primi i giocatori di Prandelli, battendo le mani, seguiti dalla gente, trascinata poi da Balotelli che, nel suo stadio, parte con la voglia di spaccare il mondo. Dribbling, spallate e accelerazioni. I primi minuti di SuperMario sono coinvolgenti. I tedeschi, con il pensiero, tornano alla semifinale europea. Ma l’Italia dietro, come spesso è accaduto in questa stagione, si distrae e di conseguenza diventa fragile. Non basta nemmeno il rientro di Barzagli, assente da sei partite: è proprio lui, sul corner di Muller, a perdersi Hummels: colpo di testa, palo e vantaggio della Germania all’ottavo. Loew, senza Schweinsteiger e Klose, abbandona subito il per mettersi a specchio con il . Lahm è il mediano centrale, ai suoi fianchi Khedira e Kroos. La Germania conquista campo e spaventa gli azzurri. Hummels ci riprova, sempre di testa, Khedira da fuori prende il palo interno. 
 
TRIANGOLO RIUSCITO
Abate, al ventottesimo, si toglie la soddisfazione, proprio a San Siro, del primo gol azzurro: scatto improvviso in area, scambio veloce con Bonucci e sinistro a giro che tocca il palo prima di entrare. L’Italia, raggiunto il pari, si riprende per qualche minuto l’iniziativa, anche se i tedeschi si avvicinano al nuovo vantaggio: traversa di Schurrle su lancio di Bonucci, colpito da un attimo di panico davanti a Buffon. Motta passeggia in campo. Senza in mezzo c’è meno dinamismo.
 
UN PO’ MEGLIO CON UNA PUNTA
Osvaldo è spento e sciatto. Prandelli lo fa uscire appena tornato in campo: dentro Candreva per il 4-3-2-1. L’Italia sembra meno scontata e si trova a suo agio con Balotelli centravanti solitario che comunque non incide. Neuer devia in angolo una conclusione ravvicinata di Marchisio. Loew replica con Ozil e Reus per Goetze e Schurrle. Fuori Khedira dopo uno scontro con Pirlo. A metà tempo Ogbonna per Barzagli. In campo c’è equilibrio, le due nazionali vorrebbero sfruttare più le ripartenze che il fraseggio e il possesso palla. Nel recupero Howedes prende il palo. La Germania sa che qui non si passa: in casa non ci batte dall’86.