Perché la Roma deve crederci

05/11/2013 08:38

 
DAL VELENO AL RIPOSO
La Roma è infuriata per aver pareggiato e per avere solo 3 punti di vantaggio sulla e il . Bellissimo. Il messaggio inviato dal gruppo dopo la sfida contro i granata di ventura è piaciuto tanto anche a . Che, però, ha capito quanto la pressione del record con la striscia delle 10 vittorie, dell’imbattibilità di e in assoluto del primato abbia pesato anche sulle ultime prestazioni (mai i giallorossi avevano provato a gestire il risultato come è accaduto domenica sera). Quindi, per scaricare le scorie del pari non gradito, il francese ha deciso di concedere una giornata di relax in più ai giocatori. Per farli staccare per 48 ore e riaverli domani più sereni. Sa che questo è il momento di spingere sull’acceleratore. Perché la voglia di restare lassù aumenta almeno quanto la convinzione di essere davvero protagonisti fino al traguardo.
 
SEGNI POSITIVI
«Un punto in trasferta e contro una buona squadra va sempre bene». si prende il pari di Torino e guarda avanti con ancora più certezze. Sono quelle che, già nel prossimo weekend, potranno fare la differenza: 1) il calendario, con le due gare casalinghe contro il Sassuolo e il Cagliari (e domenica sera lo scontro diretto tra le inseguitrici), è favorevole, anche per il turn over dei diffidati, e rispetto a un anno fa sono 14 i punti in più e 9 quelli di vantaggio sulle quarte che corrono per il podio ; 2) la sosta per le nazionali permetterà di recuperare energie e di riavere almeno Gervinho; 3) la personalità di senatori e giovani: , , e Balzaretti sono abituati a vivere ad alta quota, tra esperienze con le nazionali e quelle in altri club, così come , e mostrano qualità e carattere per essere decisivi; 4) senza le coppe che possono rallentare la rincorsa della e del , la Roma riesce a distribuire meglio le fatiche durante la settimana senza eccessi nel lavoro o pause dannose.
 
AGGIORNAMENTO OFFENSIVO
sa che in attacco le assenze si fanno sentire: gli mancano e Gervinho. Con il capitano e l’ivoriano, la Roma ha avuto una media realizzativa di quasi 3 gol a partita; senza 3 reti in 3 gare (1 ogni match). E l’attacco non è più il migliore: l’Inter è avanti con 27 gol, mentre sono 25 quelli dei giallorossi che comunque hanno una differenza reti eccezionale (più 23). Anche i tiri in porta sono diminuiti: da 6,1 a partita a 2,7. Con Borriello prima punta, scema l’imprevedibilità. Il copione del francese, pure in passato, ha sempre previsto attaccanti che non danno punti di riferimento. Non è un caso che con centravanti mascherato la Roma di Torino, nel finale, è stata pericolosa e intraprendente.