08/11/2013 09:59
Sui meriti che ha avuto nella sua rinascita Rudi Garcia, che per trattenerlo ha preferito sacrificare sullaltare del bilancio Erik Lamela, il bosniaco non ha però dubbi. «Il feeling con il mister - racconta il bosniaco a Sky - è incominciato dal primo giorno della stagione. Quando abbiamo parlato dei nostri obiettivi e del nostro futuro insieme, mi ha detto che mi voleva in squadra e che mi avrebbe dato un ruolo importante. Un ruolo che sicuramente devo dimostrare di meritare, ma ho sentito subito la sua fiducia. È un allenatore che mi può far crescere. Da lì è nato tutto. Garcia ha fatto bene anche con gli altri e per questo in tanti, nella Roma, giocano ad alti livelli».
Sul futuro non sbilancia, anche se i discorsi con la dirigenza romanista per rinnovare il contratto che scade nel 2015 vanno avanti da qualche mese. Se la società giallorossa non vorrà rischiare di perderlo, dovrà sbrigarsi. La fila di pretendenti alla porta del bosniaco è già molto lunga. «A Roma sto bene, la società lo sa. Rimarrò fino al termine e poi vediamo che succede. Quando sarà il tempo di parlarne, ne parleremo. Se sono fiducioso? Loro sanno bene quello penso». Vincere qualcosa di importante potrebbe essere uno stimolo in più. «Il nostro è stato un inizio di campionato da sogno. Ogni squadra vorrebbe vincerle tutte, come abbiamofatto noi, ma non è facile e noi siamo stati bravi. Abbiamo31 punti su 33, ma non dimentichiamo che anche le due che ci inseguono (Juventus e Napoli, n.d.r.) stanno facendo un campionato molto buono. Proveremo a vincerle tutte. Cè il Sassuolo prima della sosta e noi vogliamo rimanere lì dove siamo adesso. Questa squadra lotterà fino alla fine per i primi tre posti».
Domenica cè Juventus- Napoli, uno scontro diretto che potrebbe consentire ai giallorossi di allungare le distanze in classifica. «Sono due squadre con grandi organici e non con solo 14 o 15 giocatori. Prima dellinizio del campionato tutti dicevano che erano le favorite e lo rimangono. Il pareggio sarebbe un bel risultato, perché vogliamo allungare, ma dobbiamo pensare solo a noi».