30/11/2013 10:05
Partiamo da una battuta sentita laltra notte tra i 120 ultrà laziali bloccati a terra dalla polizia a Varsavia. «Se cera Diabolik non stavamo qua... «. Per i non frequentatori della curva Nord dellOlimpico, Diabolik è Fabrizio Piscitelli, leader storico degli Irriducibili che a 47 anni (32 passati in curva) è finito a Regina Coeli perché da capo ultrà, secondo la Dda, si è trasformato in narcotrafficante tirando le redini di un «agguerrito gruppo criminale operante nella zona sud di Roma attraverso il tramite del clan Abate di San Giorgio a Cremano» (camorra).
Da Diabolik a Sandokan, un altro eroe; da Roma a Milano, sponda Milan. Sandokan è, al secolo, Giancarlo Lombardi. Il leader della Curva Sud rossonera dopo la scalata a suon di pestaggi operata dai suoi Guerrieri. Lombardi non è un ultrà: è un criminale che gira in Ferrari e che ha «precedenti penali per rapina, lesioni, estorsione, tentato omicidio». Gli piacciono i soldi e per i soldi è disposto a tutto. Già condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi per tentata estorsione al Milan (col suo gruppo minacciava i dirigenti della società rossonera per avere i biglietti delle partite a prezzi stracciati o gratis), lanno scorso patteggia un anno e 8 mesi: secondo la Procura riciclava denaro per unassociazione che truffava le banche, frodava il fisco e con i proventi si comprava locali alla moda. Braccio destro di Sandokan è Claudio Tieri. In una telefonata con un altro della banda, Tieri si confronta su come «pressare » i vertici del Milan; il ricatto è: lancio di fumogeni in campo e multa a carico della società. «Se sti merda ci girano un po di soldi non sarebbe mica male», ammonisce. «Come fanno alla Lazio che non pagano le multe ma pagano gli ultrà, pagano e basta». Così prendono il potere i nuovi capibastone.
Sabato scorso, Milan-Genoa a San Siro. Uno striscione in curva Sud festeggia il ritorno allo stadio dopo una condanna a quattro anni e mezzo di carcere (pestaggio di un ultrà interista che nellaggressione perde un occhio e si suiciderà) di Luca Lucci, altro delfino di Sandokan- Lombardi. «Bentornato Luca, amico vero e grande condottiero ». Di Lucci gli archivi del Tribunale raccontano altro. Che comprava coca dalle gang di Milano, e che ha fornito lauto con cui nel 2006 il boss calabrese Antonio Ausilio, detto «il Topo», uccide lavvocatessa Maria Spinella, colpevole di non averlo difeso bene.
I clan criminali, un tempo sullo sfondo, sono entrati direttamente in curva. Maurizio Marinelli, direttore del Centro studi sicurezza pubblica della polizia, lo spiega così. «I Daspo hanno colpito soprattutto i capi storici delle tifoserie. Che stanno fuori dagli stadi anche per anni. Il vuoto di potere e il venir meno dello zoccolo duro favoriscono lingresso in curva dei gruppi malavitosi. A loro interessa fare soldi coi biglietti, il merchandising, la sicurezza, i parcheggi, i bar». Un giro da milioni di euro. Succede anche a Torino. Nelle curve di Juve e Toro più che la fede calcistica oggi comandano i duri legati alle famiglie. Non è solo un campione di poker Loris Grancini il capo dei Viking juventini con sede a Milano. È anche secondo gli investigatori un uomo vicino a Cosa Nostra e alla cosca calabrese dei Rappocciolo. Un tipo «abilissimo a far perdere le proprie tracce per il suo inserimento in circuiti criminali di elevato spessore» dicono gli uomini della Squadra mobile. Nel 1998 è protagonista di una sparatoria, poi viene coinvolto in uninchiesta per tentato omicidio. Amico di Sandokan - Lombardi, sostenitore di politici del Pdl e facilitatore per boss in carcere, Grancini non è in cattivi rapporti nemmeno coi ras della curva interista nonostante il tentativo, fallito, di estendere anche lì il suo potere. Dettano legge le cupole delle curve. A volte sono emanazioni dei clan.
A Napoli lanno scorso unindagine della Digos sradica il gruppo Bronx. Il capo è Francesco Fucci, ai domiciliari per traffico di droga, considerato vicino al clan camorristico dei Mazzarella. «Gli ultrà napoletani sono tra i più pericolosi» dice Carlo Ambra, coordinatore dal Viminale delle Squadre Tifoserie. Le stime dicono che dei 1.540 ultrà registrati, la metà sono pregiudicati. Ma la classifica dei più pericolosi, nel campionato in corso, vede in testa quelli del Verona. Seguono Juve, Nocerina, Lazio, Napoli e Roma. Cera una volta il tifo