Roma, altro che fuga. La beffa di Berardi, secondo pari di fila e la Juve ora è lì

11/11/2013 09:12

che errori Le occasioni migliori capitano sul piede di ma il gioiellino serbo non è capace di piazzare il colpo del kappaò. Un po’ per la bravura del Pegolo (autore di almeno tre interventi decisivi), un po’ per la mancanza di «ferocia agonistica» al momento del tiro. Un difetto che, un anno fa, Montella aveva provato a correggere. Clamoroso l’errore di Adem a una manciata di minuti dal termine: stop in area, nessun avversario addosso, la possibilità di prendere anche la mira e la conclusione neutralizzata dal avversario. Un errore da matita rossa. Nella sfida -Sassuolo ci sono anche due episodi contestati: il primo contatto spalla contro spalla con Marrone non è da rigore E anche nella spinta sempre di Marrone sull’attaccante serbo non ci sta il rigore ma nemmeno il giallo per simulazione che Giacomelli rifila al giallorosso: una decisione sbagliata perché il contatto, anche se non determinante, c’è e non accentua la caduta.

La difesa sbanda  Comunque. Anche il pareggio del Sassuolo è figlio di un clamoroso sbandamento della difesa giallorossa. Un campanello d’allarme suona al 40’ quando si supera per neutralizzare una conclusione a botta sicura di Floro Flores lanciato a rete da un errore di Burdisso. La Roma, però, non raccoglie il messaggio. Invece di fare possesso palla continua ad allungarsi in attacco, inutilmente. E anche opera dei cambi discutibili, in particolare non convince l’inserimento del giovane Caprari in una partita ancora in bilico. Nell’ultimo minuto di recupero arriva il pareggio grazie al giovane Bernardi, un talento da non perdere di vista, che in mischia trova il corridoio giusto. Dopo il pareggio al San Paolo e la vittoria a Marassi contro la Samp la squadra di Di Francesco conferma di essere molto pericolosa in trasferta. E, per il momento, sono proprio i punti conquistati fuori casa a tenerla in una zona di classifica incoraggiante. La sosta, invece, arriva opportuna per aiutare la Roma a riordinare le idee e a ritrovare qualche pedina chiave. Tra due settimane, sempre all’Olimpico (stavolta arriverà il Cagliari) di sicuro non ci sarà ancora , ma potrà riavere il miglior Gervinho, ieri solo in panchina e forse anche uno tra Borriello e . I giallorossi hanno bisogno di impatto offensivo. Comunque il primo posto in classifica è un ottimo punto dal quale ripartire. Alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro sulla Roma capolista dopo dodici giornate di campionato. Pensare positivo è quasi un dovere.