11/11/2013 09:52
A Garcia manca da quasi un mese Francesco Totti e, purtroppo per il tecnico francese, i tempi del rientro sono incerti. La Roma, senza il suo capitano, è passata da una media di 3 gol segnati a partita a 1. Questione di classe, di esperienza, di leadership. A differenza del pareggio contro il Torino, però, ieri la Roma ha creato molte occasioni da gol, soprattutto nel secondo tempo, e questa non è una consolazione da poco. Ogni stagione è fatta di momenti. Fino a poco fa alla Roma andava tutto per il verso giusto. Adessotra infortuni, errori, arbitraggi, casualità il vento è cambiato. De Sanctis, che aveva salvato la porta su Pandev in Roma-Napoli (sullo 0-0), ieri ha ripetuto il miracolo su Floro Flores, lanciato da un errore di Burdisso, ma è capitolato (senza colpe) al 4 di recupero.
La Roma si trova così ad affrontare la prima salita ripida della sua stagione, fin qui comunque straordinaria: 32 punti su 36 disponibili. Starà alla maturità del gruppo di Garcia, ma anche dellambiente circostante, gestire la pausa delle nazionali nel miglior modo possibile. Si può scegliere tra due strade. La prima: lamentarsi degli arbitri; gridare al complotto in favore di Juve e Napoli; cadere nella spirale del pessimismo di chi vede nel gol di Berardi la fine della grande favola. La seconda: cercare di recuperare gli infortunati, o almeno di accorciare la loro guarigione; capire, in assenza di Totti, se abbia senso continuare con Borriello centravanti-boa o sia meglio giocare con il «falso nueve»; credere al 100% in Garcia e in un calcio propositivo. Magari senza far uscire Pjanic a 15 dalla fine