10/11/2013 10:50
Non sarebbe da lui: «Certo, se le assenze degli uomini più importanti si dovessero prolungare saremmo nei guai». Come ogni squadra. Tuttavia non si può escludere che Ljajic non possa recuperare allultimo momento (magari per intercessione della Madonna delle Fisioterapie). Se ciò non avvenisse avremo ancora Borriello in mezzo, auspicando un suo maggiore coinvolgimento nel gioco, e Pjanic e Florenzi sulle fasce. Il gruppo vincente si assottiglia di numero (indagate fra flessori e quadricipiti) ma rimane alta la motivazione generale: la Roma vuole ripartire dopo aver lasciato i suoi primi due punti a Torino (merito in gran parte dellex Cerci). Il pari è stato vissuto come una sconfitta: segno di autorevolezza, non di spacconeria. «Il cammino è lungo, la strada è giusta»: è questo lendecasillabo che Balzaretti lascia ai posteri.
La Roma può tornare ad avvantaggiarsi su Juventus e Napoli o su una delle due. Balzaretti non è uno dei saggi di Garcia, ma è come se lo fosse (a proposito di saggi pare che Prandelli stia pensando di richiamare in nazionale De Sanctis). Con Bradley confermato accanto a De Rossi, prima di concentrarsi su Juventus-Napoli la Roma farà bene a togliersi il Sassuolo, che non è precisamente un Sassuolino, dalle scarpe. Il Sassuolo corre, da quando gioca col 3-5-2 ha un centrocampo a soffietto e lì davanti Floro Flores e Berardi si sono messi in testa di essere il primo una riscoperta e il secondo una scoperta: «Devo mettere da parte le emozioni», ammette Eusebio Di Francesco, bandiera romanista che nessun tempo straccerà mai: amato come pochi, ricorda con emozioni i suoi anni giallorossi. Quando esordì allOlimpico contro la Roma da allenatore avversario, il 20 novembre 2011, guidava il Lecce ma non le proprie gambe: «Mi tremavano ». Stavolta sarà diverso. Forse non troppo però.