Totti: «Applausi alla Curva Sud»

19/11/2013 08:31

Com’è giusto che sia, come storia, come tradizione, come un testaccino. Lo scandalo di , lo scandalo che nessuno ha ancora colto appieno, è che è tifoso della Roma ancora di più di quanto è forte (e d’altronde così forte, così sempre forte per vent’anni, tu non ci puoi essere se a quella "cosa" non dai tutto). Allora ieri- mentre a Craven Cottage c’era uno striscione che si chiedeva dove fosse - ha rimesso i puntini sulla storia, esattamente due punti, aperte le virgolette: «Volevo applaudire i tifosi della Roma per l’iniziativa di Campo Testaccio, un gesto romanista, molto romanista per salvare la storia e le tradizioni e le passioni che sono state vissute da quel campo e che spero continueranno a vivere perché Roma e la Roma sono e saranno sempre realtà storiche e sportive uniche nel mondo. Mi sono commosso a vedere Giorgio sul campo... Lui e i tifosi della hanno dato l’esempio. Poi Giorgio, e lui lo sa, per me è sempre l’unico inimitabile Giorgio. Un pezzo di Roma, come Campo Testaccio». Punto. Come è lui.

e Testaccio c’hanno pure la stessa iniziale. è un po’ come quel campo che "mai nessuno ce passerà". Non è mai passato . Non s’è mai venduto apposta è stato invendibile, potrebbe giocare altri mille anni e magari lo farà. E no, in uno stadio Ethiad qualsiasi. Un giorno come domenica appoggiata alla rete ci sarà una bandiera di un della Roma che guarda il campo, mentre i suoi tifosi lo ripuliscono, seminano futuro, e un massaggiatore, un uomo cogli anni giusti per definirlo semplicemente il più grande, che si commuove a pensare a quello che sta accadendo. E’ un futuro già accaduto domenica, è questa fantastica storia della Roma. Che parli di Testaccio non è scontato, soprattutto in questi tempi dove qualsiasi retorica e qualsiasi "politically correct" hanno preso il sopravvento sui sentimenti. Se lo fa è perché , e questo molti lo devono ancora capire, c’ha tanta Roma dentro e in passato ha sofferto quando con quel pezzo di Curva non riusciva a dirsi le parole giuste. Poi un po’ tutti hanno capito che contano i fatti, i gesti, gli occhi: «Io applaudo la CurvaSud. Loro e Giorgio Rossi hanno dato l’esempio». Chiuse le virgolette, punto.