11/12/2013 10:11
CORSERA (C. DEL FRATE) - Giustizia anche per i «loggionisti» del calcio; tutela per chi compra il biglietto dello stadio convinto di assistere a una partita leale e invece si è visto rifilare un match truccato. Si muove in questa direzione lordinanza con cui il tribunale di Cremona ha incaricato ieri tre esperti informatici di scandagliare a fondo i computer, gli smartphone, i tablet sequestrati agli indagati del calcioscommesse. In calce al provvedimento il gip Guido Salvini ha elencato le parti lese dellinchiesta; e accanto ai nomi della Lega Calcio di serie A e B, della Figc, del Coni e di tutti i club danneggiati dal comportamento dei loro tesserati, ecco comparire anche il Codacons, lAdiconsum e la Federsupporter, unassociazione che riunisce gli abbonati della domenica e i piccoli azionisti delle società.
Lordinanza ha accolto una richiesta presentata dal pubblico ministero Roberto Di Martino. «Abbiamo voluto mandare un segnale dichiara questultimoperché in Italia non è facile avviare class action ma ci sono degli interessi, come quelli dei tifosi e degli appassionati di calcio, non sufficientemente rappresentati e tutelati». Solo al momento del processo le associazioni potranno divenire parti civili a tutti gli effetti e chiedere un risarcimento, passaggio tuttaltro che facile e scontato. Grazie allordinanza del giudice Salvini i legali dei consumatori potranno partecipare a importanti fasi dellistruttoria. I periti nominati ieri scaveranno nella memoria remota degli apparecchi sequestrati a caccia di mail, sms, conversazioni via Skype o Voip, contatti telefonici in grado di portare alla luce nuove partite truccate o di irrobustire i capi di accusa già contestati. Lordinanza dà precise istruzioni come quelle di cercare nomi di squadre o giocatori di serie A e B, o parole chiave come «zingari», «over» o «bolognesi».
Nessuna sorpresa nellelenco degli indagati: vi figurano lallenatore della Juve Antonio Conte (ma per fatti riguardanti la sua esperienza al Siena), Cristiano Doni, Beppe Signori, Stefano Mauri, Bobo Vieri, Stefano Bettarini e tutti gli altri personaggi finiti nellinchiesta esplosa due anni fa. Sempre tra le parti lese troviamo anche alcuni tra i maggiori club di serie A come Juventus, Inter e Napoli. La procura di Cremona, infine, ha avviato due rogatorie internazionali, con Singapore e la svizzera per raccogliere ulteriori prove a supporto dellesistenza di una organizzazione criminale transnazionale.