Che Destro! E la Roma riparte

09/12/2013 09:58



Gol e occasioni Più di mezza dozzina sia di qua che di là, con i portieri sugli scudi: Neto, salvato dal palo sul tiro di , dice di no a , Gervinho, e più volte a , indolente e sciupone di suo. Leggendaria invece la parata di sulla punizione di Pasqual, destinata, come si diceva una volta, a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali. Quanto ai gol, quelli di e portano la firma di Gervinho, migliore in campo, e sono due inediti (marcatori numero 12 e 13 del collettivo ). Quello di Vargas, nel giorno in cui PepitoRossi gioca beninoma ha le polveri bagnate, nasce invece da un break di Tomovic, che si ripaga così del Gervinho andatogli di traverso. Ma l’assist più ghiotto lo confeziona sull’ 11 Cuadrado, il clone di Gervinho dall’altra parte. Se lo divora Aquilani, e sono episodi che fanno la differenza.



La partita
Due squadre corte, cortissime. Che qualche volta, più la , sembrano allungarsi ma solo perché il verbo di Montella e in parte di è quello di portare il pressing più in alto che si può. La Roma ha il merito di schiacciare sull’acceleratore due volte, scacciando così i sospetti di una condizione in fase discendente: sono impressionanti i primi 15 minuti, in cui la , che pure parte bene, viene rinchiusa dentro alla propria area da un avversario che fraseggia fin dentro l’altrui porta. Ed è da calcio a 5 l’10, Gervinho che compie una magia sulla linea di fondo, il passaggio a per lo scarico su che fa un giochino con la suola della scarpa prima di appoggiare in porta, tutto quanto in pochissimi metri quadrati. Ma è impressionante anche il modo con cui la squadra, raggiunta da Vargas al termine di un’azione che pone Dodò e sul banco degli imputati, cambia nuovamente marcia nel bel mezzo della ripresa, dopo un primo quarto d’ora tutto viola. Succede quando sostituisce , un centravanti vero e robusto al posto di un mini attaccante che nasce terzino. Con Gervinho che muovendo da esterno finisce col rendere il triplo la Roma, forse anche spaventata da Cuadrado e dal gol mangiato da Aquilani, rimette la all’angolo, fin quando su assist dell’ivoriano non brucia Pasqual sul primo palo. Gol d’autore e risolutivo, anche se la partita regalerà ulteriori emozioni tra salvataggi in extremis, ribaltamenti di fronte, sostituzioni mirate e (minuto 43) l’espulsione per doppio giallo di , che gli costerà l’assenza lunedì col Milan e anche un successivo rientro, in Roma-Catania e prima di -Roma, da diffidato.



Spettacolo extra Quello offerto al termine di un match spigoloso (un espulso e 7 ammoniti) e ben diretto da Orsato: non tanto l’ormai tradizionale corsa dei giallorossi sotto le curve, quanto tutto quell’abbracciarsi al centro del campo tra titolari, riserve e panchinari d’eccellenza come . Sintomo di un’avventura appena cominciata e di un senso di appartenenza speciale, di cui la farà bene a diffidare.