11/12/2013 09:08
Allenatore francese 2013 «Sono alla Roma non per battere i record, ma per vincere titoli dice il tecnico- perché sono questi che contano, che rimarranno. Forse non arriveranno questa stagione, non siamo stati programmati per questo. Ma so che possiamo battere chiunque in campionato. E con questa squadra posso andare lontano. Tre scudetti è troppo poco rispetto a quello che rappresenta la Roma, spetta a noi cambiare ed essere forti. La Roma è un marchio conosciuto in tutto il mondo, con un potenziale di sviluppo enorme. È questo che ha interessato gli americani. Hanno investito molto nei loro primi due anni. I risultati, però, non sono stati conseguenti. Ma il progetto di James Pallotta (che ieri è tornato negli Usa dicendo che il Comune «è entusiasta del progetto del nuovo stadio») è di fare della Roma una grande. La Lazio? Si è gasata con la vittoria della Coppa, ma ha esagerato. Il minuto 71 è diventato il loro segno del comando. Lo festeggiano in ogni partita. Per me si tratta di scarsa ambizione. Quando è uscito il calendario i dirigenti erano distrutti dal fatto che il derby fosse programmato alla quarta giornata. Io avevo la sensazione contraria. Per superare il trauma, la cosa migliore era giocarlo subito e batterli». Un passaggio è sulla gestione. «Prima il giocatore era solo a lavorare, ora ha il procuratore, i preparatori. Così anche un giovane dopo 3-4 partite cambia. Quando giocavo io cera bisogno di lottare prima di essere un grande, adesso se non facciamo tutto per lui va in un altro club».
Totti e Nike Non succederà mai a Totti. «Fa parte di una generazione in estinzione ed è possibile che in futuro non ci saranno altri giocatori come lui perché Francesco ha conosciuto solo un club. Spero si ripeterà una cosa del genere in futuro, ma non ne sono sicuro». Ne sono certi invece alla Nike, che ieri allOlimpico presenti il ceo Zanzi e il d.d. Baldissoni hanno mostrato ai grossisti la nuova maglia per la prossima stagione. Testimonial deccezione, manco a dirlo, proprio Totti che sta per ufficializzare un nuovo accordo personale (biennale) con lo sponsor. «A Milano faremo bene», ha assicurato il capitano a tutti i presenti. Garcia non ha dubbi.