15/12/2013 16:24
Allassenza di Pjanic preferisce non pensarci e guardare invece a chi è a disposizione: «Meglio pensare positivamente, alla squadra che giocherà. Non saremo più deboli con un altro giocatore. Forse saremo meno forti sul piano tecnico, ma magari più forti sul piano fisico». Del Milan teme Balotelli e Kakà: «Sono grandi giocatori, lo sappiamo tutti. Balotelli può segnare in ogni momento e Kakà mi piace, è un giocatore completo. Dobbiamo fare di tutto per non lasciare loro spazio, ma il Milan è anche altro: singolarmente sono tutti forti, ma anche noi abbiamo una bella squadra. Vogliamo fare il nostro gioco, anche se sappiamo che una squadra che si qualifica agli ottavi di Champions può essere solo una squadra con giocatori di talento e di buon livello». Leliminazione di Juventus e Napoli non è per Garcia un fattore che inciderà sul resto del campionato: «Non giocheranno la Champions, ma giocheranno l'Europa League e andando avanti in questa competizione si incontrano squadre forti. Non è una coppa di basso livello, io firmerei oggi per vincere l'Europa League. Per loro forse è lo stesso».
Questione di ambizione. Il Milan è rimasto in corsa e il presidente Berlusconi ha voluto far sentire la sua presenza sia prima dellAjax sia prima della Roma, Garcia dallesterno preferisce non dare giudizi su di lui: «Non lo conosco e non posso dire nulla. Sono qui da 5 mesi e ho tanto da fare con la mia squadra, tanto che non ho visto se è un presidente che interviene o meno. Il mio è importante, James Pallotta, un uomo di grande livello. Bisogna avere un rapporto vicino con il proprio presidente, perché così si possono fare cose importanti per la squadra, soprattutto sul piano psicologico». Pallotta ha portato fortuna con la Fiorentina, Garcia spera che Berlusconi non faccia lo stesso effetto a San Siro.