Gervinho, lo spaccadifese che gioca come un bambino

10/12/2013 08:50

Con Gervinho la Roma diventa una squadra cha ha profondità, cambi di passo e, quindi, imprevedibilità. Perché ogni volta che l’ex ha il pallone tra i piedi, può sempre combinare qualcosa di pericoloso, di inatteso. Contro la Viola ha piazzato tre, quattro spunti di valore assoluto: riuscisse a migliorare nella finalizzazione, sarebbe praticamente perfetto. Invece, il tiro in porta non è ancora un suo must. Ma, forse, perché è da sempre abituato a giocare per gli altri. Gervinho è la sgregolatezza fatta genio e la (s)regola che conferma l’eccezione: un attaccante atipico, come si diceva una volta quando non si trovavano le parole giuste per etichettare chi andava fuori dagli schemi tradizionali. Nel campionato più tatticizzato del mondo, Gervinho lo spaccadifese rappresenta la soluzione più efficace e più semplice per far saltare i piani avversari. Perché, in fondo, l’ivoriano fa una cosa realmente semplicissima: palla al piede, corre veloce verso la porta avversaria. Come fanno, gioiosi, i bambini in ogni angolo del mondo.