I Rudi di Garcia già al lavoro

28/12/2013 10:35

Niente di eccezionale, non vi immaginate per favore i gradoni di Zemanlandia, si è limitato a della corsetta blanda e a un po’ di fisioterapia, come . ha lavorato con Franco Chinnici. Perché Mattia è ancora infortunato? No, perché per quanto Chinnici sia balzato agli onori delle cronache per essere il responsabile del , è anche il . E per è forse anche qualcosa di più, è un amico e qualcuno a Trigoria lo definisce «un mago». Uno dei tanti della Roma di , verrebbe da aggiungere. , , . Tre professionisti, tre esempi. Tre che per motivi diversi hanno ricevuto in passato critiche diverse. Anche insulti, nel caso di Daniele. Perché oggi qualcuno si compiacerà nel leggere che Daniele non ha atteso la convocazione ufficiale del 30 dicembre, giorno del rompete le feste, giorno che ha fissato per il ritorno al lavoro in vista della (il 31 per i sudamericani). Pensate, lo stesso Daniele di un anno fa. Lo stesso Daniele che una volta veniva crocefisso per le incomprensioni con Zeman, per il contratto da top player, perché il chiacchiericcio da bar lo segnalava in tutti i locali notturni di Roma, in tutti contemporaneamente, perché a quest’ora sarebbe dovuto stare a Dubai, a Parigi e Londra vestendo più maglie nello stesso momento, lo stesso Daniele che «ha smesso di giocare da due anni», poi «tre», poi «quattro». Ecco, ieri si è allenato a Trigoria prima del tempo lo stesso Daniele che un anno fa era in ballottaggio con Tachtsidis e che adesso è il perno della Roma dei maghi, è un’essenza della Roma degli uomini Rudi assieme ad altri mostri di carattere, di determinazione, come e . Pensate, è sempre lo stesso uomo di un anno fa. È lo stesso .

Per invece le critiche erano meno personali. Erano rivolte alla Roma, a , alla società che lo aveva pagato 13 milioni per prenderlo dall’Udinese. C’era qualcuno che su faceva il simpatico: se la Roma paga 13 milioni per , allora io voglio spendere 13 mila euro per un gelato al pistacchio. Sul serio, c’è chi ha scritto ’sta cosa. Mehdi ha ingoiato tutto, gelati al pistacchio compresi, s’è caricato sulle spalle la difesa romanista e ha caricato a testa bassa qualunque cosa s’aggirasse dalle sue parti, palloni e caviglie avversarie. è la favola a lieto fine. È l’attaccante ritrovato, è la scommessa di un ragazzo con se stesso: vuoi vedere che ritorno quello di prima? Tre gol nelle ultime tre partite per dire al resto del mondo quello che il resto del mondo temeva. Che Mattia è di nuovo centravanti, che Mattia non s’è arreso all’infortunio, che la Roma ha fatto bene ad aspettarlo. ha contraccambiato con gesti come quello di ieri. Un allenamento quasi dal sapore romantico, da calcio di una volta, dove i colori venivano prima dei contratti.