23/12/2013 10:36
Sorprende tutti Garcia con un dispositivo tattico inusuale per la Roma di oggi targata Totti, una Roma che vede in campo contemporaneamente oltre al Capitano, Destro, Lijaic e Gervinho in un 4-2-3-1 dallo spirito chiaramente offensivo. Per oltre 15 minuti la manovra lenta e prevedibile dei giallorossi non impensierisce il Catania lesto invece ad approfittare dellindugiare romanista. Una delle opzioni tattiche per una squadra così sbilanciata in avanti risulta quella di portare pressione nella metà campo avversaria, di chiuderla e riproporre continui controbreak: quando la Roma del primo tempo è riuscita a produrre questo gioco è risultata devastante, quando si è adagiata cercando il controllo ha permesso agli uomini di De Canio di affacciarsi dalle parti di De Sanctis.
Non rende per quanto sperato la prima frazione, sicuramente anche per lattenzione agli equilibri difensivi ed alla ancor non perfetta forma di Totti e Destro. È un secondo tempo di pura e giocosa anarchia tattica, con la Roma votata allattacco e libera da paure e condizionamenti relativi al risultato; si divertono gli undici giallorossi chiudendo a tratti il Catania nella propria area con un pressing efficace e intenso, riducendo al minimo la pericolosità degli isolani. Bastano poche folate offensive per stabilire le giuste dimensioni del punteggio per una gara giocata tutta in discesa nella seconda frazione di gioco. Voleva vincere Garcia ed ha vinto, voleva mettere minuti nelle gambe di Destro e Totti e li ha messi, voleva testare una formazione ultra pesante in avanti per trovare una ulteriore modulo contro squadre ultradifensive e tutto sommato il responso del campo è stato positivo, voleva accorciare sulla capolista: peccato, poteva essere la ciliegina sul classico pandoro natalizio.