03/12/2013 10:02
E le similitudini con il campionato attuale della Roma ci sono eccome. A cominciare da quello che era successo nei tornei precedenti, con la Juve che era rimasta per due volte consecutive fuori dalle Coppe. Poi la partenza sprint, ma non come quella della Roma tanto che nelle prime 7 giornate (dalla seconda allottava perché la prima fu spostata) arrivarono 4 pareggi. Non di fila, come quelli della Roma di Rudi Garcia, ma a coppie. Mezzi passi falsi che proseguirono per tutto il campionato col culmine nelle prime due settimane di febbraio del 2012 nelle quali la Juve collezionò tre segni X consecutivi contro Parma, Siena e Bologna. Alla fine del campionato i pareggi furono la bellezza di 15 con 23 vittorie e zero sconfitte. Imbattuta la Juve, come lo è fino a questo momento la Roma. I 3 punti di distacco attuali? Certo, se si pensa a 4 giornate fa, viene da mordersi le mani. Ma manca una vita alla fine e conterà non mollare nulla. Prendersi anche i pareggi pur di non cadere, per restare incollati, per far sentire comunque la pressione. Il parallelo con la Juve del 2011-2012 prosegue. Perché a 9 giornate dalla fine il Milan era avanti di 4 punti. Finì con lo stesso distacco ma a parti invertite: 84 per la Juve, 80 per i rossoneri. Non solo.
Altro salto indietro nel tempo. Non di molto anche stavolta. Fino al campionato 2009- 2010. Quello del triplete dellInter di Mourinho. Che non chiuse imbattuta (rimediò 4 sconfitte) ma che per un certo periodo soffri anche lei di pareggite. E proprio nel momento cruciale della stagione. Nelle sei giornate tra il 14 febbraio e il 21 marzo i nerazzurri collezionarono 4 pareggi, 1 sconfitta e 1 sola vittoria, quella rocambiolesca per 3-2 contro lUdinese. Sofferta, soffertissima. Basta andare a scorrere una parte della cronaca del match fatta dal sito ufficiale dellInter. Si legge di una "gara mozzafiato" nella quale nel solo secondo tempo: «Alla mezzora cross di Pepe per Cuadrado, che di piatto destro manda fuori, divorandosi unincredibile azione da gol». E ancora: «Al 46 grande giocata di Sanchez per Pepe che va al tiro, ma Julio Cesar non si lascia beffare». E alla fine «è assalto bianconero, ma lInter non molla, fino allultimo istante, quando arriva anche una traversa di Inler». Superfluo ricordare che alla fine la quadra di Mourinho vinse comunque il titolo. Prima lInter e poi la Juve: la pareggite non fa male. La Roma è ancora lì, può restare in corsa fino alla fine. Arbitri permettendo...