16/12/2013 08:20
Come a dire: se avessi i mezzi sarei il primo a parlare di scudetto. Un passo per volta. Oggi bisogna superare un ostacolo facile solo per la classifica e Garcia avvisa i suoi, a scanso di equivoci. «Tutti sanno che il Milan ha giocatori di alto livello, altrimenti non si può passare il girone di Champions League. Balotelli può segnare in qualsiasi momento, Kaka è completo: non dobbiamo lasciare spazi a loro due e non solo». Ma, in quanto ambizioso, il tecnico rimarca che «per noi non cambia niente, a Milano giochiamo come al solito per vincere». La Roma vista con la Fiorentina è già un buon auspicio, se in più avrà Totti al centro dellattacco tornerà ad essere in formazione tipo per dieci undicesimi. Solo stasera si toglierà gli ultimi dubbi, intanto Garcia ammette che «con Francesco siamo più forti e per la squadra è molto meglio se cè, però né lui né Destro hanno una partita intera nelle gambe. Il capitano ha fatto una settimana intera di allenamento, così sembra più pronto per aiutare la squadra rispetto alla Fiorentina anche se non è al 100% ed è normale». Mentre la squadra atterra in Lombardia, la Juve sta spazzando via il Sassuolo.
I punti di distacco sono di nuovo sei, ma «la Roma - assicura Rudi - non penserà alle partite degli altri. Leliminazione dei bianconeri e del Napoli dalla Champions? Può essere un vantaggio o uno svantaggio, il problema è loro. L'Europa League ha squadre molto forti quando si va avanti, non è una coppa di basso livello: io firmerei oggi per vincerla in futuro e per loro forse è lo stesso». Si vedrà quanto il desiderio di giocare una finale del genere in casa porterà via energie alla truppa di Conte. Nel frattempo la reazione dei bianconeri in campionato è arrivata, alla Roma non resta che fare il proprio dovere, senza ansia per lo scontro diretto del 5 gennaio. Al momento sei giallorossi diffidati rischiano di saltare quella partita: Maicon, De Rossi, Strootman, Pjanic (oggi squalificato), Florenzi e Ljajic. «Non mi condizionerà nella scelta della formazione però sarebbe meglio non avere tre-quattro squalificati insieme» la ricetta di Garcia allinsegna del buon senso. Sarà la sua prima sfida al Milan, dopo essersi preso la rivincita sullInter del ko subìto in Champions quando guidava il Lilla. «Berlusconi? Non lo conosco e non posso dire niente su di lui. James Pallotta è importante e il mio presidente è lui: penso che la relazione tra allenatore e proprietario del club sia fondamentale, per me è stato sempre così. A volte possiamo simulare un gioco di ruolo, io faccio il gentile e lui il cattivo, poi viceversa. Ma - chiude il francese - dobbiamo avere un rapporto vicino soprattutto per la squadra sul piano psicologico». Se si accorgerà che ha bisogno di uno-due acquisti a gennaio, non esiterà a chiederglieli. Senza fare la faccia cattiva.